Agenzia Territorio - Un accordo incompleto

Come si fa a essere d'accordo con qualcosa che ancora non c'è?

Roma -

Il 4 giugno, presso la sede centrale dell’Agenzia del Territorio, è stato siglato l’accordo sull’istituzione di 699 “nuovi” incarichi di responsabilità e unità operative da ricercarsi tra il personale non dirigente di Terza Area. L’incentivo che percepiranno varierà da un minimo di 2.625 sino ad un massimo di 9.600 euro all’anno per un totale di circa 3.800.000 euro di cui 2.600.000 prelevati dal FPSRUP, cioè dal fondo dei lavoratori. La nostra organizzazione sindacale ha duramente criticato l’intero impianto dell’accordo principalmente per tre motivi:

 

1. l’istituzione di 699 nuove figure che si affiancano ai 328 dirigenti sono eccessive ed inutili, infatti la percentuale dei dirigenti, sul totale dei lavoratori, è tra le più alte della Pubblica Amministrazione; mediamente avremo un responsabile che gestirà 9 lavoratori. La situazione all’inizio della trattativa prevedeva 787 nuove figure e solo la forte opposizione di RdB ha permesso una riduzione a 699 unità che riteniamo siano comunque ancora sproporzionate, infatti si creeranno responsabili chiamati a gestire 2 o 3 lavoratori;

 

2. l’accesso agli incarichi è circoscritto al proprio ufficio di appartenenza e solo una forte volontà della Direzione Regionale, supportata dalla disponibilità della Dirigenza locale potrebbe permettere di partecipare a figure di responsabilità di altri uffici provinciali, precludendo di fatto la possibilità di una libera, democratica e trasparente partecipazione basata su criteri oggettivi di professionalità ed esperienza;

 

3. la suddivisione delle “nuove” figure di responsabilità sono state determinate (allegato 1) senza un chiaro e trasparente criterio di confronto, quindi non si capisce perché uffici simili tra loro per carichi di lavoro come ad esempio Napoli e Milano, Bergamo e Catania, Udine e Reggio Emilia, Foggia e Como, Crotone ed Oristano abbiano non soltanto un diverso numero di responsabili ma anche forti differenze di incentivo.

 

La fretta di sottoscrivere subito e ad ogni costo questo verbale di concertazione e la forte pressione della RdB a definire i criteri di selezione chiari e condivisi, ha determinato l’assurda situazione in cui si è firmato un accordo privo dell’allegato 2, che sarà discusso in un futuro incontro, che definiva questi criteri valutativi in modo generico e quindi completamente discrezionali. Ci chiediamo: come si fa ad essere in accordo con qualcosa che ancora non c’è? Sottoscrivere in anticipo sicuri di trovare poi un intesa in un secondo tempo non è per noi condivisibile e anche la precisa indicazione degli incarichi e degli incentivi suddiviso per i singoli uffici provinciali è priva di valore in quanto può essere modificata a livello regionale e l’Agenzia del Territorio ha il potere di accettare o respingere queste modifiche, anche se frutto di un accordo regionale, senza consultare le OO.SS., questo vuol dire dare “carta bianca” in mano all’Amministrazione e creare il caos così come già accaduto con il blocco degli accordi locali sulla suddivisione degli incentivi delle particolari posizioni che 20 uffici ancora aspettano.

 

Pur avendo ottenuto una riduzione degli incarichi di responsabilità e la revisione dei criteri di selezione del personale (che ci saranno presentati nei prossimi giorni), non abbiamo ritenuto possibile sottoscrivere un sistema premiante non chiaro nella sua determinazione, liberamente modificabile dall’Amministrazione, non verificabile da sindacati e al quale i lavoratori possono difficilmente accedere.