Argomento:

Agenzie Fiscali - 11 marzo sciopero generale, scegli da che parte stare!

Lo sciopero generale e generalizzato indetto dalla confederazione USB arriva mentre in Europa si vara una manovra finanziaria comunitaria che impone ulteriori misure di risanamento dei conti pubblici.

Il Governo si appresta a una manovra nazionale che come al solito proverà a scaricare sui lavoratori pubblici e privati i costi della crisi finanziaria.

Anzi, proprio la crisi finanziaria sta diventando il pretesto per aggredire la spesa sociale, senza tagliare sprechi e prebende come dimostrano i continui scandali, ma solo per colpire il nemico pubblico numero uno di Governo & Co.: il lavoratore dipendente.

La Pubblica Amministrazione è oggetto di un'aggressione senza precedenti, con cui si tenta di azzerare i diritti contrattuali.

Il Governo, con l'aperto sostegno dei sindacati complici (Cisl, Uil e sindacalismo autonomo) cerca di derubricare il contratto collettivo a semplice strumento di gestione delle risorse umane, non più fonte del diritto.

Il “sindacato storico” si è squagliato fra chi pratica il più aperto sostegno al Governo e chi esercita un'opposizione che è solo politica, lontana dai veri e concreti bisogni dei lavoratori.

La Cgil rinvia a maggio lo sciopero (di appena quattro ore...), relegandolo a strumento elettorale in piena campagna per il rinnovo delle amministrazioni locali.

Nella Pubblica Amministrazione una parte del sindacato avalla lo smantellamento dei contratti collettivi nazionali, agevola i meccanismi che escludono decine di migliaia di lavoratori dal salario accessorio, dalle progressioni di carriera, dai diritti più elementari come il part-time.

Con l'accordo del 4 febbraio scorso, Cisl, Uil e Salfi prendono atto senza battere ciglio del blocco dei contratti e ipotecano le risorse aggiuntive per finanziare la meritocrazia clientelare.

Nel comparto Fisco, questo modo di fare sindacato ha prodotto

  • IL BLOCCO DEI CONTRATTI COLLETTIVI FINO AL 2014
  • IL BLOCCO DELLE PROGRESSIONI VERTICALI
  • PROGRESSIONI ECONOMICHE SOTTOPOSTE ALLA VALUTAZIONE INDIVIDUALE, CONTRO QUANTO PREVISTO DAL CONTRATTO
  • L'AUMENTO ESPONENZIALE DEI CARICHI DI LAVORO INDIVIDUALI E LA DIMINUZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO
  • IL MANCATO RINNOVO DELLE RSU E LO SCIPPO DEL DIRITTO DI VOTO

Noi vogliamo difendere il contratto collettivo, i nostri salari, la nostra dignità professionale che pretende il diritto alle progressioni; noi vogliamo difendere la democrazia partecipativa attraverso il rinnovo delle RSU e la partecipazione dei lavoratori alle scelte che li riguardano; vogliamo che sulla Pubblica Amministrazione e sul Fisco si investa, attraverso un piano straordinario di nuove assunzioni che combatta la dilagante evasione fiscale

Riprendiamoci diritti e dignità, difendiamo i salari, costruiamo una Pubblica Amministrazione veramente efficiente, al servizio dei cittadini. Partecipiamo tutti allo

SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONE NAZIONALE

appuntamento venerdì 11 marzo a Roma, piazza della Repubblica, h. 9.30