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Agenzie Fiscali - Con i tirocinanti si può!

Fuori c'è la crisi, non lasciamoli senza lavoro

L'ultimo in ordine di tempo ad aver espresso fiducia nei tirocinanti è stato il direttore dell'Agenzia delle Entrate che ha affermato di credere nei giovani e di avere al tempo stesso problemi di bilancio. Così dopo aver registrato e riportato in un nostro comunicato le affermazioni che alcuni direttori hanno fatto nel corso di colloqui con tirocinanti in servizio (non ci saranno idonei, non si faranno “prigionieri”) oggi è il tempo di registrare qualche apertura. Uno spiraglio che lascia entrare una lama di luce e che allontana il buio di un futuro incerto.

 

Tra maggio e giugno si concluderà per i tirocinanti la gara a ostacoli in vista dell'assunzione che per i vincitori è prevista per settembre 2009. Gli ostacoli sono stati due prove scritte su conoscenze tecnico-giuridiche e competenze attitudinali, un tirocinio teorico-pratico della durata di sei mesi e un colloquio finale. Prima ancora altri ostacoli erano stati disseminati nello stesso bando che prevedeva uno sbarramento al voto di laurea.

 

Ipotizziamo che, al contrario di quanto sostenuto da qualche avventato direttore, i tirocinanti dimostreranno di essere adeguati a svolgere il ruolo per cui concorrono e che le commissioni siano costrette a dover decidere del loro futuro (contratto a tempo indeterminato o disoccupazione in un tempo di gravissima crisi occupazionale) sul filo dei decimi di voto.

 

Non crediamo che sia ragionevolmente sostenibile la tesi che questi giovani meritino l'espulsione dal mondo del lavoro. Per quanto siano ferree le regole concorsuali, sappiamo che il ferro può essere piegato dal buon senso. Non crediamo quindi che sia necessario ricorrere a giudizi drastici per togliersi dall'imbarazzo di situazioni potenzialmente conflittuali, quali potrebbe essere l'esistenza di una graduatoria di idonei non vincitori. Proprio perché siamo ottimisti e ci fidiamo dei giudizi informali che migliaia di nostri colleghi stanno esprimendo sul conto di questi (più e meno) giovani, diventa fondamentale, ed è fondamentale farlo ora, riuscire a costruire un percorso amministrativo che consenta di non disperdere queste energie e queste capacità.

 

Ognuno deve fare la sua parte: i tirocinanti preparandosi al meglio per mettere in difficoltà le commissioni esaminatrici. L'Agenzia individuando una soluzione che eviti di disperdere un patrimonio di conoscenze e capacità che può essere messo al servizio della collettività piuttosto che a ingrossare le liste di disoccupazione. Per quanto riguarda noi, faremo la nostra parte. Continueremo a credere nella possibilità di assumere tutti i tirocinanti perché sappiamo che ci sono le condizioni numeriche e la disponibilità finanziaria per farlo. Basterebbe non bandire nuove procedure concorsuali. Ma non ci limitiamo a perorazioni verbali. Poiché crediamo in ciò che diciamo, avanzeremo proposte concrete nelle sedi opportune affinché il tirocinio non si trasformi in un tiro cinico. Molto cinico.