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Agenzie Fiscali - Il teatro dell'assurdo (firmato il CCNL parte economica)

Sembrava di essere al teatro dell’assurdo, le caratteristiche c’erano tutte: dialoghi senza senso e ripetitivi capaci di suscitare il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che i personaggi stanno vivendo. Linguaggio disarticolato. Nessun nesso tra causa ed effetto. Questa è l’impressione che ci ha lasciato la "trattativa"  per il rinnovo del CCNL relativo al biennio economico 2008-2009 del comparto Agenzie Fiscali.

 

A fronte di una crisi economica mai vista, alla quale corrisponde una ormai patente crisi salariale che mette a rischio la capacità di consumo primario di una famiglia media il Governo risponde con 8 euro medi lordi mensili, pari alla sola indennità di vacanza contrattuale per il 2008 e a 82 euro medi lordi (comprensivi degli 8 euro di vacanza contrattuale) a decorrere dal 2009. C’è mancato poco che le organizzazioni sindacali firmatarie ringraziassero per la generosità; addirittura il SALFI che sembrava essere sulle barricate solo sei mesi fa per un aumento contrattuale che era più consistente, si è sbracciato a dichiarare che con la crisi finanziaria in atto non si poteva ottenere proprio di più.

 

Gli 82 euro, che comprendono l’annualità 2008/2009 sono ripartiti fra parte tabellare (pari a 76,70 euro lordi) e parte accessoria (5,30 euro medi lordi vanno a finanziare la produttività). Quindi un'altra fetta di retribuzione finisce su quell’indennità di Amministrazione già falcidiata in caso di malattia. Questa è stata questa la grande conquista di Cisl-Uil-Salfi per salvaguardare il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici!

 

Ma non basta. Ancora una volta è stata utilizzata la tornata del biennio economico per un ritocchino alla parte normativa, ottenuto con un blitz giuridico che ha consentito di riprendere, estremizzandoli, alcuni concetti a suo tempo espressi dal memorandum di cui la triplice va tanto fiera: maggiore produttività (ma le Convenzioni qualcuno se le è mai lette?!?), valutazione dei risultati ottenuti, coinvolgimento dell’utenza nella misurazione delle attività e delle prestazioni. Tutto fatto, con un comodissimo "copia e incolla" del Contratto Ministeri e ignorando che nelle Agenzie Fiscali esistono già da tempo la misurazione e la valutazione delle performance. Ovviamente tutto ciò dovrebbe avvenire in assenza completa di confronto sindacale su materie che avranno pesanti ripercussioni sulle condizioni lavorative ed economiche dei lavoratori del comparto.

 

Per quanto riguarda poi il  recupero delle somme relative al salario accessorio che la legge 133/08 ha sfilato dalle tasche dei lavoratori, il contratto rimanda ad una successiva integrazione “sulla base di specifiche disposizioni di legge”. Il generico impegno contenuto nel protocollo d’intesa del 30 ottobre, che “garantirebbe” secondo i firmatari la restituzione del “maltolto”,  si tramuta quindi in un altrettanto fumoso e generico rinvio a disposizioni di legge: niente di certo sul piano dei tempi rispetto all’annullamento dell’effetto dell’abrogazione delle leggi speciali né su quello dell’entità delle risorse da recuperare.

 

E cosa dire della modifica dell’assetto contrattuale di fatto inserita in questo contratto?  La parte economica del contratto da biennale è diventata triennale attraverso l’inserimento della tabella relativa agli importi della sola vacanza contrattuale per gli anni 2010 e 2011. E pensare che negli anni scorsi l’ARAN ci spiegava come non fosse possibile inserire anche un solo euro di aumento contrattuale prima che vi fosse una legge finanziaria che stanziasse i fondi! Ora come per miracolo si riesce ad inserire in un contratto “con ben due anni di anticipo” l’indennità di vacanza contrattuale di quello che una volta sarebbe stato un altro biennio economico.Come dire? Si può tutto purchè a pagare siano i lavoratori.

 

RdB, come sempre, si sta preparando per organizzare il referendum consultivo sulla preintesa.