Agenzie Fiscali - Inviato questa mattina al Governo e ai direttori delle Agenzie Fiscali il primo blocco di mozioni per la richiesta dei fondi 2008

Roma -

Centoquaranta uffici e circa quattordicimila lavoratori del comparto Agenzie Fiscali hanno votato in queste settimane una mozione per la richiesta del salario di produttività riferito alle prestazioni svolte nel 2008. Le performance individuali, che secondo una legge in via di approvazione dovrebbero essere la misura di paragone per la corresponsione del salario di produttività, sono già da dieci anni un indicatore rilevante di efficacia ed efficienza nel comparto e ad esse si lega ogni anno il destino degli obiettivi che il Governo assegna alle Agenzie Fiscali.

Quegli stessi obiettivi sono stati sempre onorati e superati. Non si capisce quindi perché proprio ai lavoratori del Fisco sia toccato di subire una decurtazione del salario accessorio anche per l'anno 2008, durante il quale le norme speciali hanno continuato a produrre i loro effetti giuridici ed economici. [...]

 

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Roma, 9 luglio 2009

Al Ministro dell'Economia e Finanze, on. Giulio Tremonti

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, on. Renato Brunetta

Ai Direttori delle Agenzie Fiscali e AAMS

R O M A

Stanziamenti per la costituzione dei fondi aziendali per l'anno 2008

Centoquaranta uffici e circa quattordicimila lavoratori del comparto Agenzie Fiscali hanno votato in queste settimane una mozione per la richiesta del salario di produttività riferito alle prestazioni svolte nel 2008. Le performance individuali, che secondo una legge in via di approvazione dovrebbero essere la misura di paragone per la corresponsione del salario di produttività, sono già da dieci anni un indicatore rilevante di efficacia ed efficienza nel comparto e ad esse si lega ogni anno il destino degli obiettivi che il Governo assegna alle Agenzie Fiscali.

Quegli stessi obiettivi sono stati sempre onorati e superati. Non si capisce quindi perché proprio ai lavoratori del Fisco sia toccato di subire una decurtazione del salario accessorio anche per l'anno 2008, durante il quale le norme speciali hanno continuato a produrre i loro effetti giuridici ed economici.

La logica del merito individuale e della produttività su base quantitativa non ci appartiene e del resto ci sono prove fondate che spesso essa produce risultati tutt'altro che apprezzabili, se non addirittura disastri. I principi di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, costituzionalmente garantiti, non si conciliano con l'ossessione della produttività che oggi in molti mettono in discussione anche nel settore privato.

I lavoratori credono nell'efficacia e nell'efficienza. Quello che essi invece mettono in discussione è la credibilità del Governo e dei vertici delle loro amministrazioni che predicano dedizione e produzione e poi agiscono sulle leve salariali sistematicamente per demotivare e disincentivare la produttività che nel nostro caso si lega anche alla delicata missione di contrasto all'evasione fiscale.

Ciò che i lavoratori chiedono, con le mozioni prima ricordate, con lo sciopero del 3 luglio scorso e con quello di un anno fa, è di investire sulla macchina fiscale e sul sistema fisco, finanziando i fondi aziendali con soldi veri e non con norme vuote che si limitano a ricordare la necessità di non alterare i saldi di finanza pubblica. Un Paese che non investe sui lavoratori del Fisco è un Paese che non crede più in sé stesso.

Ribadiamo la necessità che vengano garantiti diritti contrattuali forti tra i quali il diritto alla carriera e a un salario almeno dignitoso. Questi diritti non possono essere rimessi alla valutazione del dirigente, anche perché i dirigenti che dovranno valutare i lavoratori sono gli stessi che non fanno nulla per riconoscerne pubblicamente il valore e la dignità.

Lo stato di agitazione del comparto Agenzie Fiscali proseguirà fino al pieno recupero delle risorse.

p/RdB-CUB Pubblico Impiego - Settore Agenzie Fiscali, Ermanno Santoro