AGENZIE FISCALI - La mozione del coordinamento nazionale dei delegati.

Roma -

Il Coordinamento nazionale delle Agenzie Fiscali, riunitosi in data 15 novembre 2014, ha approfonditamente analizzato l'attuale fase politico sindacale.

L'inasprirsi della crisi, a causa delle politiche del governo Renzi eterodirette dalla Troika, sta producendo una intensificazione dell'attacco al mondo del lavoro ed in particolare del settore pubblico, attraverso il blocco dei rinnovi contrattuali, il demansionamento, la mobilità obbligatoria e, più in generale, la riduzione dell'ambito pubblico e dei servizi alla cittadinanza.

Ma tali politiche stanno anche determinando la giusta reazione da parte di una fascia sempre più ampia della popolazione, come dimostra l'ottima riuscita dello sciopero generale indetto dall'USB il 24 ottobre scorso.

Sul versante fiscale, dietro il gran battage pubblicitario costruito intorno all'Unico precompilato, si nasconde la volontà politica di continuare a far pagare le tasse sempre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, senza disturbare i grandi evasori che, anzi, vengono premiati con la voluntary disclosure e la depenalizzazione dei reati connessi all'esportazione dei capitali all'estero.

Nel nostro settore, oltre il blocco dei rinnovi contrattuali, in nome della spending review, si sta disinvestendo sul comparto e sui lavoratori continuando con la chiusura degli uffici e la riduzione dei servizi alla cittadinanza, con l'uso spregiudicato delle risorse del salario accessorio per premiare la solita cerchia di fedeli, e con la negazione di percorsi professionali e salariali che riguardino tutti i lavoratori.

Inoltre, la delega di riforma della P.A. ed in particolare la delega fiscale, rischiano di stravolgere le funzioni e l'assetto delle Agenzie: in un comparto ove, a seguito della progressiva riduzione di personale, le dotazioni organiche teoriche del personale coincidono oramai con le dotazioni effettive, questa operazione potrebbe determinare uno scenario fatto di esuberi e licenziamenti.

In questo contesto si collocano le elezioni RSU previste per il 3, 4, 5 marzo 2015, che costituiscono per l'USB ed i lavoratori una importante occasione per rafforzare l'organizzazione e proseguire nella costruzione di quell'alternativa sindacale più che mai necessaria nell'attuale fase politico sindacale.

Il Coordinamento nazionale delle A.F. individua, quindi, i seguenti punti qualificanti che costituiscono la piattaforma dei lavoratori del fisco:

  • la difesa della funzione sociale del nostro lavoro, contro il progressivo disinvestimento del comparto e la chiusura degli uffici finanziari;
  • la stabilizzazione del nostro salario accessorio e l'apertura di una nuova stagione di progressioni economiche che garantisca la tenuta salariale di tutto il personale, contro ogni tentativo di introdurre criteri di valutazione individuale e, più in generale, di utilizzare le risorse per premiare la solita cerchia di fedeli;
  • la tutela del rischio professionale dei lavoratori, contro quelle disastrose scelte gestionali che, invece, scaricano tutte le responsabilità sulle spalle dei lavoratori.

Sulla base di questi punti, quindi, l'USB avvia la campagna RSU impegnandosi a far vivere la piattaforma nei luoghi di lavoro attraverso la mobilitazione e l'iniziativa sindacale.

Il Coordinamento nazionale delle A.F., inoltre, nell'esprimere soddisfazione per l' emanazione della direttiva della DR Lazio in tema di individuazione del responsabile del procedimento, scaturita a seguito della forte mobilitazione messa in campo dall'USB sul tema dei rischi professionali, impegna le strutture ad avviare tutte le iniziative sindacali necessarie per estendere questo orientamento in tutto il territorio.