Agenzie Fiscali - Non solo per denaro
Il decreto “Brunetta-Tremonti” non sarebbe da emendare, sarebbe piuttosto da stracciare per farne carta riciclata in nome del risparmio.
Il 16 luglio saremo in piazza Montecitorio ad esprimere il dissenso contro il decreto e la sua conversione in legge.
La scure vendicativa del duo Brunetta-Tremonti colpisce in modo particolarmente duro i Lavoratori del comparto Agenzie Fiscali. Il decreto legge 112/08 disapplica infatti le norme derivanti dall’art.3, comma 165, della legge 350/2003 oltre ad incenerire i fondi destinati alla contrattazione integrativa in un’ottica di generale contenimento della spesa per il pubblico impiego. La disapplicazione del Comma 165 a partire dal 2009 colpisce una fetta consistente della nostra retribuzione il cui diritto è già maturato dal lavoro svolto.
Per queste ragioni il 16 luglio, in occasione dell’incontro con alcuni esponenti dei Gruppi Parlamentari e delle Commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, chiederemo la modifica dell’articolo 67 del decreto 112/08. Gli obiettivi minimi sono lo sblocco senza riduzioni del decreto di assegnazione delle risorse per il 2007 e il ripristino della normativa vigente in attesa del generale riordino della materia che regola il nostro salario accessorio.
Proprio perché il nostro salario accessorio deve essere messo al riparo da giochi di potere e compatibilità di bilancio, da tempo sosteniamo anche noi la necessità del riordino della materia, ma, nelle more, non c’è alcuna ragione per disapplicare la norma. Ottenere le modifiche proposte, sblocco e ripristino della normativa, significherebbe aprire uno spiraglio di sereno nel cielo brunetto disegnato dal decreto 112/08.
Ma gli aspetti legati alla riduzione salariale non risolvono tutte le critiche che il decreto fiscale attira su di sé. Ci sono norme vergognose ispirate da logiche persecutorie intenti punitivi. Viene reso impraticabile il terreno di diritti costituzionalmente garantiti e si riducono le tutele legate alla salute e alla disabilita. Vengono rivisitati gli istituti che favoriscono il tempo dedicato alla famiglia e ai figli (come il part-time) e per via di emendamento si tenta di comprimere le tutele sindacali.
Subito dopo il 112/08, in fila indiana, verrà la discussione sul disegno di legge presentato da Brunetta con il suo piano aziendale sulla Pubblica Amministrazione, fatto di blocco del turn-over, di tagli salariali, di aumento dei carichi di lavoro e soprattutto ispirato alla ormai nota ideologia anti-dipendenti pubblici che ci sta avvelenando la vita. Sarà necessario fare blocco anche contro quei provvedimenti; ne riparleremo in autunno. Intanto c’è domani.
Aderendo allo sciopero i Lavoratori hanno l’occasione per dare una risposta ai politici e al Paese.
16 luglio 2008 - dalle 12 alle 14 -
sciopero dei Lavoratori delle Agenzie Fiscali
con manifestazione nazionale davanti al Parlamento
e varie iniziative a carattere regionale.
Questo è il testo del comunicato stampa diffuso questa mattina agli organi di informazione. Il comunicato stampa è scaricabile anche in fondo alla pagina.
COMUNICATO STAMPA
I LAVORATORI DELLE AGENZIE FISCALI IN SCIOPERO IL 16 LUGLIO
Per difendere dignità, diritti e salario e per chiedere investimenti sulla macchina fiscale
nella giornata di mobilitazione nazionale indetta dalle RdB-CUB
Mercoledì 16 luglio i lavoratori del Comparto Agenzie Fiscali scioperano per due ore, dalle 12 alle 14, contro i provvedimenti contenuti nel Decreto legislativo 112/08 che nelle stesse ore inizierà il suo iter parlamentare per la conversione in legge.
“Il provvedimento adottato dal Governo conclude una stagione di disinformazione di massa, volta a creare una frattura fra i dipendenti pubblici e il Paese, e ne apre una nuova fatta di tagli al sistema dei diritti e al salario accessorio”, dichiara Francesco Serino dell’Esecutivo nazionale RdB-CUB Agenzie Fiscali.
“Il nuovo Governo doveva risolvere il problema della quarta settimana e invece ha finito per crearne uno nuovo sulla terza, cogliendo al volo l’assist che Prodi gli aveva fornito, e finendo per creare confusione e interessi contrastanti fra il personale civile e quello militare - prosegue Serino - per di più le norme sulla malattia e sulla fruizione dei permessi in caso di handicap del lavoratore o di un congiunto, oltre a comprimere le tutele costituzionali sulla salute, sono il marchio d’infamia di una visione tutta negativa e giustizialista dei dipendenti statali”, conclude l’esponente RdB.
Lo sciopero di domani si inserisce nella giornata nazionale di mobilitazione promossa da RdB-CUB P.I. in tutta la Pubblica Amministrazione. L’iniziativa culminerà con la manifestazione romana a Piazza di Monte Citorio, al termine della quale i lavoratori del Fisco saranno in assemblea cittadina fino alle 17. In altre città italiane (Ancona, Genova, Milano, Padova, Torino) si svolgeranno analoghe iniziative a difesa della dignità, del salario e dei diritti dei lavoratori.