Agenzie Fiscali - Prosegue con successo la settimana nazionale a difesa del mulo finanziario

Roma -

Comunicato Stampa - La RdB Agenzie Fiscali aderisce allo sciopero generale del 17 ottobre e proclama la settimana nazionale a difesa del “mulo finanziario”.

I 65mila lavoratori del comparto contro i tagli salariali della manovra estiva.

 

La RdB Agenzie Fiscali aderisce allo sciopero generale dei settori pubblico e privato indetto da CUB, Cobas e Sdl per il 17 ottobre prossimo e rilancia la vertenza per la difesa del salario di produttività tagliato drasticamente dalla legge 133, ex decreto 112.

 

La settimana in corso viene dedicata alla difesa del “mulo finanziario”, ovvero il lavoratore del Fisco che nonostante il taglio del salario operato già per l'anno in corso, con effetti quantificabili in circa 800 euro netti pro capite, continua a dimostrare alto senso di responsabilità e dedizione al servizio.

 

L’iniziativa nazionale, che coinvolge i 65mila lavoratori del comparto, prevede l’invio di cartoline indirizzate ai vertici delle Agenzie Fiscali, fin qui troppo prudenti o addirittura assenti dalla scena, con la richiesta solidarietà verso i drammatici problemi salariali aperti dalla legge 133.

 

"La nostra è una battaglia a difesa degli interessi di tutti, perché i servizi pubblici si finanziano solo con una politica tributaria equa ed efficace e senza incentivi l'arma per combattere l'evasione fiscale risulta evidentemente spuntata", spiega Ermanno Santoro, dell'Esecutivo RdB Agenzie Fiscali.

 

"Inoltre più di un articolo della legge 133 fa l’occhiolino agli evasori. L'articolo 55, ad esempio, apre un'autostrada verso l'abbandono del contenzioso tributario per un valore di decine di milioni di euro. Nella stessa direzione va anche il taglio del salario di produttività, che crea tutti i presupposti per disincentivare la lotta all'evasione fiscale che in questi anni ha consentito al bilancio statale di galleggiare".

 

Aggiunge Santoro: " Nel nostro Comparto il taglio dei fondi accessori si è tradotto nella perdita di un terzo del salario complessivo. Malgrado tutto, la produttività non ha avuto flessioni e questa è stata la risposta migliore alle accuse di fannullonismo lanciate irresponsabilmente dal Governo. Ma se non arriveranno risposte ai bisogni dei lavoratori si giungerà alla paralisi della macchina fiscale e dal mulo potrebbe partire anche qualche metaforico calcione", conclude il rappresentante RdB-CUB.

 

Roma, 14 ottobre 2008

 

Scarica il comunicato stampa in fondo a questa pagina.