Anche l'ADM cede al ricatto dei firmatari

Roma -

Lo avevamo detto che escludere USB dai tavoli di trattativa era diventata un’ossessione per i firmatari del pessimo CCNL Funzioni Centrali. Negli ultimi mesi invece di trovare soluzione ai tanti problemi dei lavoratori, il loro unico scopo era quello di trovare il modo per evitare il confronto con USB.

 

L’Agenzia dal canto suo aveva preso una posizione chiara: avrebbe chiamato tutti per porre al riparo gli accordi firmati dal contenzioso in atto sull’ art. 7 del CCNL, la norma ricattatoria e antidemocratica che esclude dai tavoli chi non ha siglato il contratto e che USB ha impugnato (la prima udienza è fissata ad ottobre).

 

Ma è durato poco. Con un repentino cambio di linea, l’Agenzia ha ceduto alle ossessioni di Cgil, Cisl, Uil, Salfi e Intesa e, smentendo se stessa, oggi ha convocato solo i firmatari per la riunione sulle “commissioni giochi”, diventando così complice dei ladri di democrazia e dimostrando di non essere un interlocutore affidabile.

 

Perché un simile cambio di linea? Una prova di forza dei sindacati firmatari o di debolezza dell’Agenzia? Quando si evita il confronto democratico per noi è sempre una dimostrazione di debolezza: le tante firme che stiamo raccogliendo in questo giorni per l’abolizione dell’ art. 7 del CCNL, nella parte in cui prevede un vero e proprio ricatto alle OO.SS (o firmi o ti escludo dai tavoli), lo stanno confermando.

 

La stragrande maggioranza dei Lavoratori, al di là dell’appartenenza sindacale, si rende perfettamente conto che una simile norma limita in maniera inaccettabile il potere contrattuale dei sindacati che vorrebbero rappresentare i bisogni e le istanze dei lavoratori in una trattativa vera, a tutto vantaggio di quelle organizzazioni che si appiattiscono in maniera acritica sulle posizioni delle amministrazioni.

 

Oggi abbiamo iniziato a raccogliere le firme proprio nelle sede centrale dell’ Agenzia, dove si stava tenendo la riunione, che continuerà in maniera capillare in ogni posto di lavoro, piano per piano, stanza per stanza affinché Agenzia e sindacati firmatari siano ben consapevoli che la questione non è solo legale.

 

Allontanando occhi e orecchie indiscrete dalle loro riunioni a circolo chiuso Amministrazione e sindacati firmatari hanno trovato complicità fra loro, ma non la troveranno fra i lavoratori. E non basterà certo una mancata convocazione per mettere il bavaglio alla nostra voce.

 

Seppelliamo di firme i ladri di democrazia