Calabria - Dogane, intimidazioni e ricerca di soluzioni
Si è svolto l’altro giorno l’incontro con il Direttore Interregionale per la Campania e Calabria sulla questione Gioia Tauro.
Il Direttore ci ha informati sugli ultimi episodi accaduti con gravi intimidazioni sia nei confronti della dogana in generale (pallottole sparse trovate vicino ai nostri uffici), sia nei confronti di un collega, il Capo Area Controlli.
A distanza di 5 anni, dunque, ecco che si ripropone, in maniera drammatica, la questione della sicurezza per i nostri colleghi che, nello svolgere quotidianamente il proprio lavoro, si trovano a dover subire pressioni ambientali assolutamente inaccettabili.
Al collega interessato ed a tutti i lavoratori di Gioia Tauro, va la piena ed assoluta solidarietà e vicinanza da parte dell’USB.
Il Direttore interregionale ha comunicato anche la sua decisione di inviare a rotazione tutto il personale di terza area della Calabria, nessuno escluso, in missione presso la Dogana di Gioia Tauro per 15 giorni ciascuno, al fine di “spersonalizzare” il servizio controlli ed evitare così l’esposizione continuata dei colleghi di Gioia, che alla lunga diventano un possibile bersaglio. La continua alternanza, con rotazione appunto di 15 giorni, dovrebbe evitare questo pericolo.
Il Direttore ha comunicato, infine, che le missioni dei colleghi di terza area calabresi verso Gioia Tauro, cominceranno non appena l’Agenzia avrà stanziato le somme necessarie.
Noi abbiamo preso atto di questo, ma l’USB ha immediatamente chiesto al Direttore Interregionale quali siano le intenzioni dei vertici dell’Agenzia nei confronti di Gi0ia Tauro affinché si individuino soluzioni organizzative stabili e non ci si limiti soltanto a soluzioni tampone circoscritte al verificarsi di nuovi episodi; soluzioni che, a nostro avviso, certamente ci permettono di superare la fase di emergenza, ma che al più presto dovranno strutturate al fine di non derogare al criterio della volontarietà, coinvolgendo, così, anche personale di altre regioni.