Calabria - Dogane, lo spettro della valutazione
Dall’inizio di quest’anno all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, vige il regime della valutazione, passato (anche questo, come tanti altri provvedimenti di analoga gravità) sotto il silenzio assoluto delle altre OO.SS..
USB ha denunciato da subito questo ennesimo attacco alla dignità dei lavoratori.
Perché di questo si tratta, di un incivile attacco alla dignità dei lavoratori, dell’Agenzia col risultato, vista l’assoluta discrezionalità ed insindacabilità della valutazione del dirigente (se si fa ricorso, decide il Direttore Interregionale!!!), di gravi conseguenze sui lavoratori.
I criteri? Lavorare in gruppo, organizzazione, iniziative e flessibilità!
Tradotto: essere sempre disponibile, rinunciare ai propri diritti, dire sempre di sì e offrire il caffè al Capo!
E difatti, proprio in Calabria, sono già successe situazioni in cui le pressioni sui lavoratori per piccole rinunce a diritti sacrosanti, sono state accompagnate da affermazioni ricattatorie del tipo: attento perché la mancanza di collaborazione influirà sulla valutazione!!!
Ecco come ci vogliono, proni e passivi ed ecco a cosa serve la valutazione, a poter ricattare i lavoratori!
E questo è solo l’inizio. Il decreto 150, decreto Brunetta, prevede infatti che, se valutati negativamente per 2 anni di fila, i dipendenti sono collocati nelle liste dei licenziabili!
E’ evidente che dopo i blocchi degli stipendi e dopo la riduzione del salario accessorio, si è passati ad una nuova fase, quella del gioco al massacro e, con la scusa di dover decidere a chi dare le magre risorse del FUA, si sta arrivando al meccanismo per cui solo chi si prostra ai voleri dei dirigenti, sempre più signori e padroni, ha la possibilità di raccogliere le briciole.
Perché di briciole si tratta, sempre più incerte e concesse con anni di ritardo (il comma 165 del 2012 è stato firmato solo pochi giorni fa e passeranno mesi prima che arrivino ai lavoratori); inoltre, mentre i nostri salari sono fermi da anni, la forbice retributiva con i dirigenti, continua ad allargarsi sempre di più.
La USB ritiene che i lavoratori debbano respingere con forza questo progetto di annientamento della dignità dei lavoratori, respingendo e rispedendo al mittente, con tutta l’indignazione di cui siamo capaci, la valutazione e l’assoluta discrezionalità dei dirigenti.
Ce la possiamo fare, la valutazione di quest’anno sarà fatta nel 2015, pertanto in questi mesi dobbiamo mostrare la capacità di fermare questo umiliante attacco: date la forza ad USB e tutti insieme diciamo no a questo ennesimo indegno gioco al massacro dei lavoratori.