Calabria - Entrate, NO ALLA CHIUSURA DI UFFICI

Catanzaro -

Nella riunione alla Direzione Regionale delle Entrate di Catanzaro, dopo aver discusso dell’accordo già sottoscritto sulla mobilità regionale, per la quale il Direttore regionale ha proposto una sospensione per evitare di creare criticità in alcune sedi (proposta che è stata respinta al fine di non pregiudicare diritti acquisiti, rimandando al prossimo anno eventuali modifiche per salvaguardare le sedi carenti), si è affrontato il tema delle chiusure degli uffici, a partire da quelli già decisi, come altri due sportelli decentrati, Tropea e Soverato, per arrivare alle chiusure degli Uffici Territoriali di Paola e Castrovillari previsti nel piano nazionale di riorganizzazione dell’Agenzia.

 

La USB ritiene assolutamente inconcepibile ipotizzare risparmi realizzati attraverso le chiusure di strutture e, quindi, esclusivamente sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini.

 

Infatti, le previste chiusure dei due uffici, comporterebbe un pendolarismo preoccupante che costringerebbe tanti lavoratori e cittadini a dover raggiungere Cosenza, distante quasi cento chilometri da Castrovillari e quasi cinquanta, di strada impervia e con una considerevole salita, da Paola.

 

Le risposte del Direttore regionale, che ha comunicato di essersi attivato per provare a mantenere le sedi riducendo al minimo i costi delle locazioni nei due uffici, non è certamente sufficiente, poiché riteniamo assurdo ipotizzare di fare risparmi su una materia come il fisco: una seria e concreta lotta all’evasione, fatta diffusamente su tutto il territorio, giustificherebbe il pagamento di qualsiasi locazione, perché farebbe crescere le entrate dello Stato in modo esponenziale.

 

E’ evidente, dunque, che l'intenzione del governo è diametralmente opposta e tesa a frenare lo sforzo dei lavoratori delle Agenzie Fiscali, ostacolandoli e demotivandoli con ogni mezzo.

 

Passa anche da questo l’insulto di un rinnovo contrattuale di 5 euro lordi, dopo 7 anni di blocco e dopo una sentenza della Corte Costituzionale considerata meno che carta straccia.

 

 

L’unica risposta possibile alla disgregazione della pubblica amministrazione e delle Agenzia Fiscali, è quella dello sciopero generale, indetto dalla USB P.I. per il prossimo 20 novembre.

 

Uno sciopero generale, uno sciopero vero, non come quelli annunciati e mai realizzati dalle altre OO.SS., con la convinzione che se ci crediamo, riusciremo a cambiare le cose.

 

A margine della riunione alla DRE di Catanzaro, la USB ha allegato al verbale una nota nella quale chiede al Direttore risposte in ordine alla questione delle chiusure.

 

 

In basso la nota a verbale

 

 

VENERDI' 20 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI PUBBLICI

 

Per il Sud Italia, Manifestazione a Napoli