Calabria - Entrate: PROGRESSIONI E VALUTAZIONI
I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in Calabria sono in fibrillazione a causa della valutazione data dai dirigenti in merito alle progressioni economiche.
Questa tornata di progressioni conclude il ciclo, interrotte dal blocco quinquennale imposto da governo, e conclude le progressioni per chi non ne aveva ancora fruito.
La novità è data dalla valutazione del dirigente, che, anche se non incide in questo caso, a nostro avviso ha effetti davvero devastanti, tant’è che la USB aveva messo in guarda i lavoratori dal pericolo che si nascondeva dietro ad un giudizio che viene dato in modo assolutamente discrezionale dai dirigenti, per questo motivo ci siamo fortemente opposti a questa logica e non abbiamo sottoscritto l’accordo.
“Tanto le progressioni sono per tutti” ci hanno risposto, non c’è problema!
Il problema oggi lo stanno vivendo i lavoratori che si sono visti affibbiare delle valutazioni che non corrispondono assolutamente al proprio apporto dato all’ufficio, cosa tutt’altro che imprevedibile considerata la discrezionalità e l’insindacabilità concessa ai dirigenti
Nelle passate progressioni alle Entrate si era arrivati addirittura ad accettare che il 10% delle progressioni fosse decisa, sempre in modo arbitrario, dai dirigenti, con Cisl e Uil che avevano sottoscritto anche questo.
La cosa che riteniamo paradossale è che oggi i colleghi, verificata l’assurdità di quanto accaduto, si stiano ancora rivolgendo a quegli stessi sindacati che li hanno portati a ciò, proprio come un condannato a morte affida le proprie speranze al suo boia!
Noi riteniamo si arrivato il momento che i lavoratori capiscano che bisogna dare davvero una svolta e che, se vogliono che le cose cambino, occorre fare una scelta di campo e decidere da che parte stare: se stare con chi a Roma firma accordi che ci affossano continuamente, lasciando che poi in periferia si svolga la farsa dell’indignazione, oppure con chi, come USB, si rifiuta di sottostare allo smantellamento dei nostri diritti, sia come lavoratori, che come cittadini.