Cam Torino - pubblicate le graduatorie sui passaggi di fascia
Il Direttore del Cam di Torino in prima fila tra i brunettiani doc
Sulla pericolosità dell’accordo sulle progressioni, siglato nel 2015 da CGIL CISL e SALFI, come USB abbiamo già detto e rimandiamo alla lettura dei vari comunicati nazionali (in ultimo quello pubblicato sul sito il 21 luglio).
Già i risultati nazionali mettevano in evidenza la grossa provocazione nei confronti dei lavoratori che i vertici dell’Agenzia hanno voluto mettere in campo ,con il consenso delle O.O. S.S. firmatarie, inserendo la valutazione del dirigente come strumento di riconoscimento professionale e quindi economico.
Al Cam di Torino il dirigente preposto alla valutazione ha voluto, e forse vi è riuscito, essere il valutatore che più ha tenuto al ribasso la valorizzazione della professionalità dei lavoratori. Il risultato di un primo approfondimento evidenzia che su 34 consulenti partecipanti alla progressione - da cui riteniamo opportuno considerare a parte 2 team leader - quindi su 32 consulenti circa il 40% (13 lavoratori) si è ritrovato sul “dettaglio dipendente” la valutazione “non valorizzato”.
Senza entrare nel merito delle reazioni emotive che hanno coinvolto questi lavoratori (che saranno sicuramente rappresentate in sedi opportune), vogliamo qui evidenziare la gravità che tale valorizzazione assume alla luce delle indicazioni contenute nella nota della direzione centrale del personale del 6.05.2016. Infatti ne consegue che il 40% dei consulenti partecipanti alla procedura risultano sostanzialmente non adeguati a svolgere il lavoro che svolgono quotidianamente.
Se parallelamente a questo dato aggiungiamo che il Cam di Torino nel 2015 ha raggiunto l’obiettivo assegnato e che questo è inoltre documentato da una comunicazione di servizio (la 4/2016) a firma il Direttore Roberto Mantelli (il testo della comunicazione riporta “I report sopra indicati evidenziano non solo il raggiungimento degli obiettivi assegnati per l’anno 2015 anche l’impegno costante , la serietà e la dedizione con cui il personale di questo ufficio svolge quotidianamente la propria attività. Do’ atto a tutti della rilevanza del servizio reso alla collettività non solo in termini numerici ma anche di qualità, riscontrabile in ogni atto che ho avuto modo di esaminare”), lo sbigottimento ( eufemismo) dei lavoratori risulta essere notevole e sicuramente giustificato.
Oltre a ritenere inaccettabile il giudizio insindacabile del dirigente, questi riscontri ci fanno salire ulteriormente i dubbi già presenti: chi valuta che strumenti utilizza? I valutatori hanno la preparazione e strumenti concreti, oggettivi, di imparzialità nell’interesse pubblico e del buon andamento degli uffici per ottemperare a tali adempimenti? Il risultato ci induce a pensare che questi strumenti manchino ai valutatori.
I lavoratori stanno dando tanto, con sacrifici e grande abnegazione, nonostante e malgrado i continui e feroci attacchi esterni (opinione pubblica, caste e lobby,…..) e come risposta devono anche sopportare la mancanza della giusta considerazione da parte dei direttori e dirigenti che, anche in occasioni come questa, hanno scelto di svilire l’apporto e il contributo di chi fa andare avanti gli uffici e, anzi, non hanno perso occasione per mortificare e avvelenare il clima lavorativo!!!
iI lavoratori non ci stanno a subire passivamente queste provocazioni.
Si invitano i lavoratori a sostenere USB per rigettare al mittente tutti i tentativi di valutazione unilaterale, per il rinnovo dei contratti, per rifinanziare il salario accessorio e per nuove assunzioni.