Carriera e Passaggi di Fascia Economica: BASTA CHIACCHIERE VOGLIAMO FATTI CONCRETI.
Ieri, in occasione dell’incontro presso la Direzione Centrale per trovare risposte concrete che evitino la retrocessione di circa 700 ex B3, abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare soluzioni, anche attraverso l’interpretazione autentica del comma 3 dell’articolo 102 del CCNL, per salvaguardare sia chi rischia o ha già subito la retrocessione, sia chi aveva diritto in base al bando originario, modificato dallo scellerato accordo siglato da Cgil, Cisl, Uil e Salfi.
Adesso però l’Amministrazione deve dimostrare di voler trovare un canale con il governo per trovare sbocchi professionali per tutto il personale delle Agenzie Fiscali che per diverse ragioni è ingabbiato in un sistema che non permette un ragionevole e doveroso avanzamento di carriera.O forse quel canale è attivabile solo per i dirigenti incaricati “trombati” dalla Corte Costituzionale?!?
Nell’incontro l’amministrazione ha messo sul tavolo delle proposte per la realizzazione di circa 20.600 passaggi di fascia economica utilizzando i 32 milioni disponibili sulle quali ci confronteremo già dalla prossima settimana. Pretendiamo che questo impegno venga messo “nero su bianco”. Quanto alle modalità operative, come abbiamo sempre sostenuto, occorre garantire prioritariamente il completamento dei passaggi di fascia economica per chi ne è stato escluso, per poi avviare immediatamente una stagione di passaggi.
Invece, A noi sembra che l’amministrazione, con le proposte portate al tavolo, abbia l’intenzione di voler riconoscere un passaggio solo per la metà di coloro che ne sono rimasti esclusi, permettendo doppi salti a chi invece è già passato, magari anche grazie alla valutazione del dirigente.
Per noi questa proposta é irricevibile e in questi giorni avvieremo assemblee in diversi posti di lavoro per confrontarci sull’importante tema del diritto alla carriera, consapevoli che conquisteremo diritti e salario solo con una mobilitazione generalizzata e diffusa. Come sempre nessuno ci regalerà niente, occorreranno unità e determinazione evitando di cadere nella trappola del mors tua vitae mea. Quella trappola nella quale l'amministrazione vorrebbe spingerci.