Catania. Assemblea Territorio ed Entrate

Catania -

Venerdì 3 dicembre 2005, presso l'Agenzia del Territorio di Catania, si è tenuta l'assemblea dei lavoratori del Territorio e delle Entrate.

La prima constatazione è stata quella di una grande partecipazione, segnale di una presa di coscienza e di una consapevolezza dei molteplici problemi sul tappeto.

L'assemblea promossa dalla RdB ha registrato la partecipazione attiva di rappresentanti delle diverse sigle sindacali.

La seconda constatazione riguarda la libera critica dei lavoratori ai sindacati di appartenenza.

L'Assemblea ha deciso all'unanimità:

a) di bocciare la bozza di contratto integrativo presentata dall'Agenzia delle Entrate. Non si compra la dignità dei lavoratori con un ridicolo avanzamento nel livello economico superiore, barattandolo con un'organizzazione del lavoro improntata a sistemi di monitoraggio (vedi Antares) che ci riportano indietro nel tempo, spacciando per modernizzazione l'annientamento della personalità che viene ridotta ad "unità produttiva".

Per il Territorio, viene evidenziato l'abbandono totale, non è stata ancora presentata una bozza di contratto integrativo. Il destino di questo delicato settore viene rimbalzato da una direzione all'altra. E la cosa più indecorosa è che tutto avviene sulla testa dei lavoratori, L'Assemblea denuncia il degrado progressivo della struttura, il saccheggio di funzioni delicate di governo del territorio e la noncuranza dei vertici. Decide con forza di privilegiare una proposta legislativa che giace nelle secche parlamentari, quella che prevede la restituzione allo Stato di un cosi delicato compito. Respinge ogni ipotesi di privatizzazione e minaccia i propri vertici sindacali di non assecondare tale insana tendenza.

b) di rafforzare, a livello locale. il ruolo del sindacato a fronte di uno straripante protagonismo dei dirigenti, incominciando da una questione importantissima: l'informazione dettagliata sulla ripartizione del salario accessorio, per cui un pretestuoso diritto di riservatezza inibisce di fatto l'azione di tutela del sindacato riducendolo ad un ruolo di ratifico notarile.

Viene decisa una massiccia raccolta di firme, da estendere a tutti gli uffici della Sicilia, e la disponibilità a ricorrere a qualsiasi forma di lotta legale.

c) di vigilare affinché da parte degli uffici non vengano adottate forme di monitoraggio individuale, invitando i lavoratori ad astenersi dal rispetto di tali eventuali disposizioni e di informare tempestivamente i propri sindacati di appartenenza.

d) di avviare una forte iniziativa, nei confronti delle Direzioni Regionali, finalizzata alla conoscenza puntuale e completa degli accreditamenti e di tutte le pratiche contabili che riguardano i lavoratori. Viene sdegnosamente respinta la genericità delle informazioni.Si avverte che si procederà alla richiesta sistematica di interessi legali sul ritardato pagamento degli emolumenti.

E' inaccettabile sopportare le ridicole scuse che vengono accampate per giustificare i ritardi. (vedi FUA 2003 ORE Sicilia) -Le somme potevano essere pagate salvo conguaglio.

I lavoratori hanno il diritto di essere informati sui tempi dei pagamenti che dovranno avvenire più rapidamente e con la massima trasparenza.

Colleghi. stiamo attraversando un periodo molto buio, sotto tutti i punti di vista.

C'è in atto un processo di disgregazione propagandate come "modernizzazione" non è.

Il nuovo sistema è un gigante dai piedi di argilla. per sconfiggerlo, bisogna restare uniti.

Seguono firme.