Catanzaro. Presidio RdB in Prefettura
Oggi presidio davanti la Prefettura per chiedere il rinnovo del contratto
Rdb pubblico impiego in piazza
Catanzaro, 16 gennaio 2006
OGGI alle ore 12, davanti la Prefettura di Catanzaro, le rappresentanze sindacali di base, RdB Pubblico Impiego, organizzano una assemblea con presidio, alla quale parteciperanno i lavoratori delle Agenzie delle Dogane, delle Entrate e del Territorio provinciale.
Il presidio è organizzato in concomitanza con le manifestazioni previste in tutta Italia per protestare contro il mancato rinnovo del biennio economico del Contratto Collettivo Nazionale delle Agenzie Fiscali, scaduto da ben 25 mesi ed ancora non rinnovato. I lavoratori chiedono dignità, diritti e salario.
«Non solo i nostri stipendi sono sempre più svalutati, ma questa volta non si vuole fare neanche quel "ridicolo" adeguamento che avviene per legge con i rinnovi contrattuali, afferma Luciano Vasta, coordinatore Regionale RdB Agenzie Fiscali, il contratto, come già detto, è scaduto da più di due anni e non c'è alcuna intenzione da parte del Governo di convocare le parti per arrivare ad un accordo».
In aggiunta a questo, le RdB chiedono anche l'aumento del valore dei buoni pasto, fermi addirittura a 4,65 euro, aumento già concesso, peraltro, ai colleghi ministeriali e negato alle Agenzie Fiscali; inoltre l'abolizione della "tassa sulla salute" che scatta per le tutte malattie inferiori a 15 giorni e che comportano una cospicua detrazione dello stipendio; ed infine l'inserimento dell'indennità di Agenzia nella buonuscita.
Da tempo i lavoratori stanno manifestando il proprio disagio attraverso il rigido rispetto delle mansioni, la convocazione di un'ora al giorno di assemblea sui luoghi di lavoro, il rifiuto di svolgere attività esterna con propri mezzi di trasporto, e con la puntuale applicazione della pausa di 15 minuti ogni due ore per i lavoratori ai videoterminali prevista dalla Legge 626.
I lavoratori aderenti alle Rappresentanza di base del comparto "Pubblico Impiego" hanno già espresso le loro ragioni in una lettera aperta ai contribuenti, dove richiedono solidarietà agli utenti stessi: dichiarano di lottare in primo luogo per la propria dignità e per la dignità del servizio pubblico, e spiegano come il governo Berlusconi smantelli il fisco alla radice negando le tutele contrattuali minime a chi nelle Agenzie lavora.
Al termine della manifestazione, assicura Luciano Vasta, sarà consegnata al Prefetto, rappresentante del Governo sul territorio, una nota affinché riporti alle autorità nazionali, il disagio subito dai lavoratori a causa dei ritardi nella firma del contratto.
Raffaele Spada
Tratto da il quotidiano della Calabria on line