CIVITAVECCHIA: IL PORTO SI ALLARGA, LA DOGANA NO!

Civitavecchia -

L’origine di tutti i mali è l’inerzia dell’Amministrazione sul tema della forte carenza di personale in tutte le Dogane: così come si dimostrano pronti ad assegnare obiettivi sempre maggiori e ridurre gli stanziamenti, ugualmente sono pronti a non sapere e volere intervenire per aumentare la dotazione organica nelle realtà operative.

 

Così, sui posti di lavoro, si vivono tremende contraddizioni che sono il quotidiano. Ed anche alla Dogana di Civitavecchia la “preintesa sulla turnazione”, non sottoscritta da noi, sta li a dimostrarlo: l’ufficio deve garantire un servizio passeggeri, due giorni la settimana in un orario diverso da quello abituale e la domenica: si sottoscrive una preintesa per stabilire che quel servizio, con un proprio arco orario, si garantirà con personale volontario: perfetto!

 

Allora, ci domandiamo: da alcuni anni come si garantiva il servizio? In mancanza di volontari il servizio non sarà garantito? Quanti sono i volontari, si alternano o sono sempre gli stessi a coprire quel servizio? I riposi come vengono stabiliti?

Quello che è stato firmato a Civitavecchia non è un accordo sui turni, è l’ennesima soluzione tampone di un amministrazione che arriva nei periodi “caldi”, sotto tutti i punti di vista, in piena emergenza e deve mettere coprire i buchi, l’abbiamo accettato l’anno scorso di questi tempi, consapevoli che lo sviluppo del porto doveva comportare un adeguamento della Dogana che richiedeva del tempo, a distanza di un anno non è più accettabile. 

Era necessario effettuare una seria discussione sull’organizzazione del lavoro per uscire dall’emergenza e rientrare nel quadro delle articolazioni dell’orario previste contrattualmente, verificare l’appesantimento dei carichi di lavoro degli altri colleghi, i non volontari, che dovranno “ammortizzare” i volontari che non ci saranno nell’orario d’ufficio e nel giorno di recupero della domenica lavorata.

La logica voleva che fossero stati identificati, a tempo debito e non il 2 agosto, delle unità da impiegare per il servizio passeggeri, anche per un periodo dell’anno, con una loro tipologia di turno e/o orario plurisettimanale (questo si previsto nel CCNL) provvedendo a distribuire la carenza tra tutti gli uffici.

Nella riunione avevamo proposto provocatoriamente una presenza esigua di personale (1 il mercoledì, 1 il venerdì, 2 la domenica) a cui affidare solamente il compito formale di essere presenti e di intervenire solamente per quei passeggeri che avessero da dichiarare merci ed oggetti, senza effettuare controlli d’iniziativa: una provocazione che avrebbe smascherato l’ipocrisia dell’Amministrazione, che vuole svolgere il proprio ruolo appieno senza dare ai lavoratori gli strumenti idonei.

Agenzia ed OO.SS., nonostante i proclami, hanno invece deciso di continuare così ancora per agosto e di rimandare a settembre la trattazione di queste materie: ci saremo anche noi e speriamo che una volta passata la difficoltà di coprire i turni  nei mesi estivi non si rimandi più e la Dogana di Civitavecchia arrivi all’appuntamento il prossimo anno con un organizzazione del lavoro diversa.


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