COMUNICATO STAMPA Contro la manovra-rapina prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori del Fisco. Difendiamoci, difendiamo il nostro ruolo sociale!

Roma -

Contro la manovra che blocca i contratti per quattro anni e taglia ancora il salario accessorio, RdB-USB P.I. ha indetto lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto Fisco.
Il blocco della retribuzione farà perdere ai lavoratori del Fisco 1.500 Euro nei prossimi tre anni, mentre al taglio del 20% dei fondi aziendali si aggiungerà un'ulteriore sforbiciata del 10%.



 

"Da anni chiediamo investimenti strutturali in un settore che è nevralgico per la stabilità economica e sociale del nostro Paese - afferma Ermanno Santoro, dell'Esecutivo nazionale RdB-USB P.I. - ed invece il Governo prosegue con la politica del doppio binario: da una parte strizza l'occhio agli evasori e dall'altra prosegue nell'opera chirurgica di depotenziamento della macchina fiscale".

 

"Dalla manovra - prosegue Santoro - verso i dipendenti pubblici traspaiono livore e accanimento, peraltro mai nascosti da questo Governo. Stavolta, però, dopo le campagne sul ´fannullonismo` e la prima stagione di tagli salariali attuata col DL 112/2008 e con la riforma della PA, i lavoratori non sono disposti a subire in silenzio ".

 

Conclude Santoro: "Il Pubblico Impiego non è un Bancomat, e questo Paese non si risolleverà dalla miseria economica e sociale verso cui appare avviato se non si ripartirà dalla difesa del ruolo dei dipendenti pubblici, che in milioni servono ogni giorno lo Stato e i cittadini in condizioni spesso proibitive. Le Agenzie fiscali sono essenziali e su di esse si deve investire, non tagliare".


 

Lo stato di agitazione si articolerà inizialmente con assemblee nei luoghi di lavoro, anche in preparazione della manifestazione nazionale del 5 giugno contro la manovra e l’attacco ai diritti ed in vista dello sciopero generale proclamato da RdB-USB Pubblico Impiego per il 14 giugno.



 

Roma, 28 maggio 2010