Contratto Agenzie Fiscali: bel regalo di Natale!

Roma -

I contorni di un pessimo contratto si sono delineati nel corso della seduta negoziale del 14 dicembre scorso, la prima in cui si è cominciato a discutere concretamente sui contenuti dell'accordo. Il contratto Agenzie Fiscali sembra funzionale all'azione di smantellamento della Pubblica Amministrazione che più volte abbiamo denunciato. Per perseguire con efficacia questo obiettivo, servono "mostri contrattuali"; nessun diritto in più, nessun passo avanti sul piano giuridico, meno ancora su quello economico e anzi, se possibile, qualche passo indietro. Dopo la campagna diffamatoria contro gli impiegati pubblici, dopo l'anatema scagliato da Confindustria (che, giova ricordarlo, non è parte in causa), dopo una politica sindacale che ha assecondato lo spirito punitivo che ha animato il Governo contro i Lavoratori della PA, possiamo prepararci a scartare il nostro bel pacchetto natalizio. Dentro ci troveremo appunto un contratto che peggiora le condizioni di tutti, sia sul piano salariale sia sul fronte dei diritti.

 

Ecco in sintesi gli aspetti che sono stati illustrati nel corso della seduta di venerdì scorso.

 

Salario  L'Aran ha iniziato a quantificare le cifre che ci spetterebbero per gli aumenti contrattuali: intorno ai 10 euro lordi mensili per l’anno 2006 e circa 110 euro medi lordi mensili per il 2007 dai quali si deve sottrarre una piccola quota da destinare al salario accessorio. Tralasciamo di illustrare con quali alchimie contabili l'ARAN ha determinato queste cifre. Le tecniche di calcolo utilizzate non sono certo un esempio di trasparenza amministrativa; le cifre poi sono il frutto inevitabile degli ultimi accordi fra Governo e organizzazioni sindacali confederali e quindi non ci stupiscono. Le cifre di cui si parla non sono molto lontane da quelle che furono stanziate nella precedente tornata contrattuale; allora però ci fu l'effetto positivo della stabilizzazione di una parte di salario accessorio a titolo di riconoscimento della specificità e del valore aggiunto del Comparto Agenzie Fiscali nel panorama del pubblico impiego. Garantire e ribadire le nostre peculiarità risulta possibile attraverso l’accoglimento delle  richieste della nostra piattaforma contrattuale così riassumibili e rispetto alle quali non abbiamo risposte positive:

 

  1. la stabilizzazione di un'ulteriore quota del fondo sul salario tabellare;
  2. l'armonizzazione dell'indennità di amministrazione per tutti i profili retributivi;
  3. la riduzione dei profili retributivi.

 

 

Se questi sono gli aspetti puramente economici, di contro quelli normativi non solo non bilanciano la negatività dei primi ma paradossalmente rappresentano un'ulteriore erosione dei diritti acquisiti, in barba ai criteri di trasparenza e chiarezza sulle nuove funzioni che la nostra responsabilità professionale è tenuta ad assicurare.

 

 

 

Diritti L'inasprimento del codice disciplinare da solo basterebbe a peggiorare le condizioni dei Lavoratori. Il clima in cui sta maturando questo contratto è fatto di accuse di spionaggio, di assenteismo, di scarsa produttività (diffusa soprattutto in alcune aree geografiche), di abuso di istituti come il part-timeLegge 104

 

  1. la revisione del codice di disciplina e l'inasprimento del sistema sanzionatorio;
  2. l'indebolimento del sistema di diritti provenienti dal precedente contratto.

 

 

Inutile dire che una seria azione sindacale non dovrebbe limitarsi a evitare il peggio, ma dovrebbe poter aspirare al miglioramento delle condizioni attuali. Ricordiamo ad esempio che oggi non può essere indetta un'assemblea con i Lavoratori da parte di un singolo delegato RSU. Questo è uno dei molti ambiti d'intervento sui quali si dovrebbe concentrare il lavoro negoziale.

 

 

Invece in questo contratto c'è molto "taglia" e pochissimo "cuci".

 

 

Tassa sulla malattia La risposta  alla richiesta di tutto il tavolo per l’abolizione di questa odiosa gabella non solo è negativa ma non c’è chiarezza poiché la controparte sembrerebbe proporre modifiche addirittura peggiorative. Incredibile ma vero!

 

 

Area Esperti I più bravi, i primi della classe, la crema delle professionalità troveranno, a sentire le proposte avanzate dall'ARAN, un'adeguata collocazione: gli esperti saranno pagati con una colletta tra i Lavoratori. L'eccellenza non è a carico del datore di lavoro, ma a carico dei colleghi meno bravi. L’Amministrazione decide chi sono i più bravi, quanto sono più bravi degli altri e quanto devono essere pagati più degli altri, ma invece di stanziare fondi propri gira con il cappello in mano a chiedere soldi ai non esperti.

 

 

 

Una reazione Non crediamo che questo Contratto si possa chiudere in tempi brevi. Invitiamo perciò i Lavoratori ad aprire in tutti i posti di lavoro un serrato confronto critico e a manifestare la rabbia e la delusione per questa situazione paradossale: un contratto scaduto da 24 mesi che verrà rinnovato senza apportare alcun miglioramento. Prepariamoci a intraprendere iniziative forti e chiare a sostegno della protesta. Se non a ridosso del periodo natalizio, subito dopo. Se il salario, la dignità e i diritti non passeranno buone feste, che almeno possano sperare in un 2008 migliore.

 

 

Dobbiamo essere noi, ora, a provare a cambiare qualcosa.