Contratto Funzioni Centrali, USB conferma il giudizio negativo: no all’ipotesi, il 20 gennaio la parola passa ai lavoratori
La USB questa mattina ha confermato il giudizio complessivamente negativo sul contratto collettivo 2019-2021 del Comparto Funzioni Centrali e non ha sottoscritto l’ipotesi di accordo, annunciando che consulterà tutti i lavoratori di questo importante settore del Pubblico Impiego tra il 20 e il 30 gennaio.
Aumenti contrattuali del tutto insoddisfacenti, che a regime nel 2021 vanno da 47€ netti mensili per il livello economico più basso a 69€ per quello più alto, a cui bisogna sottrarre la vacanza contrattuale già erogata nella retribuzione.
Un sistema di classificazione che conferma lo schema precedente cambiando solo il nome alle tre aree, che d’ora in poi si chiameranno operatori, assistenti, funzionari, con l’aggiunta di una quarta area stabilita per legge, riservata alle elevate professionalità e finanziata con le risorse riservate alle assunzioni. Un sistema di classificazione incoerente con l’organizzazione del lavoro della maggior parte delle amministrazioni del Comparto e con le funzioni realmente svolte da gran parte del personale.
Una radicale modifica della struttura retributiva, che riduce la retribuzione tabellare di tutti i lavoratori della singola area a quella prevista per il piede di partenza, mentre la retribuzione corrispondente alle progressioni economiche fin qui ottenute confluirà in una nuova voce denominata “differenziale stipendiale” e sarà alimentata con le future progressioni. Tutto il personale dell’area concorrerà all’attribuzione di un medesimo scatto economico il cui valore è differenziato per area e non più per livello economico.
La valutazione individuale diventa l’elemento principale di riferimento per l’attribuzione delle progressioni economiche e per la carriera dei lavoratori. Solo in prima applicazione, fino al 2024, sarà possibile transitare all’area superiore senza il titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, nell’ambito della spesa prevista dalla Legge di Stabilità 2022 e delle assunzioni autorizzate al netto della quota riservata per l’accesso dall’esterno.
Un lavoro agile imbrigliato da estese fasce di contattabilità che difficilmente favoriranno la conciliazione vita-lavoro.
Ora la parola passa ai lavoratori e alle lavoratrici, che potranno, attraverso la consultazione promossa dalla USB, essere protagonisti delle scelte che li riguardano.
USB Pubblico Impiego - Funzioni Centrali
Roma, 5 gennaio 2022