Contratto funzioni centrali, verso lo sciopero del 26 novembre. USB: 50 euro medi mensili netti sono insufficenti
Un contratto da 50 euro netti medi mensili a regime nel 2021 tanto vale il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 del Comparto Funzioni Centrali, che riguarda Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti pubblici non economici come INPS, INAIL, ACI.
Mentre è in corso la trattativa con l’Aran e la discussione della Legge di Stabilità 2022 la USB chiama le lavoratrici e i lavoratori di quel settore allo sciopero per l’intera giornata del 26 novembre, per protestare contro incrementi del tutto insufficienti, anche alla luce dell’aumento delle tariffe energetiche e del conseguente rincaro del costo della vita.
Il sistema di classificazione del personale, che doveva essere radicalmente modificato, resta confermato nel suo assetto cambiando solo nome alle singole tre aree che si chiameranno: area degli operatori, area degli assistenti, area dei funzionari. Accanto a queste sarà inserita una quarta area, prevista per decreto dal ministro Brunetta, quella delle elevate professionalità, che sarà di fatto una specie di vice dirigenza e il bacino da cui sarà poi selezionata la nuova classe dirigente delle amministrazioni del Comparto. Nessuna risposta per ora allo sfruttamento pluridecennale dei lavoratori della I e II area che svolgono regolarmente mansioni superiori non riconosciute e non retribuite.
La bozza di contratto in discussione interviene invece sulla retribuzione tabellare, prevedendo una retribuzione base di area uguale per tutti e lo scorporo dall’attuale stipendio fisso di tutta la parte eccedente che confluirà in una nuova voce retributiva denominata “differenziale stipendiale”, nella quale si sommeranno anche i futuri passaggi economici all’interno della singola area.
Un contratto al momento decisamente insoddisfacente, con molte questioni irrisolte e con una definizione di lavoro agile penalizzante per i lavoratori. C’è ancora tempo per modificare l’accordo e lo si può fare con una forte pressione delle lavoratrici e dei lavoratori del Comparto.
USB Pubblico Impiego Funzioni Centrali
Roma, 24 novembre 2021 USB