Convenzioni tra Ministero dell'Economia e delle Finanze e Agenzie Fiscali - Incontro del 26 maggio
Si è svolto ieri alla presenza del Direttore Generale delle Finanze, Dott. Spalletta, e dei Direttori dell’Agenzie delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’incontro sulle Convenzioni.
Anche quest’anno registriamo con amarezza che il più alto momento di confronto politico è ridotto a una mera ritualità, con una Convenzione “chiusa”, non suscettibile di modifiche, mentre i problemi all’interno dei luoghi di lavoro si cronicizzano.
La visione edulcorata e patinata che emerge dalle Convenzioni e in particolar modo dal PIAO, parte integrante delle Convenzioni, si scontra infatti con la realtà che si vive quotidianamente negli uffici.
Nel nostro intervento, oltre a porre l’accento sulla questione salariale e in particolar modo sull’annosa questione del recupero dei tagli al salario accessorio oggetto di una interlocuzione, per il momento non soddisfacente, con l’autorità politica (clikka qui) e sulla carenza di organico sul versante dell’Agenzia delle Entrate abbiamo affrontato i seguenti punti:
Obbiettivi e condizioni di lavoro: in un contesto caratterizzato da una importante carenza di organico, dall’innalzamento dell’asticella degli obbiettivi, dal malfunzionamento dei software e degli applicativi, l’Agenzia delle Entrate ci mette del suo per appesantire le lavorazioni attraverso l’obbligo di inserimento della motivazione per l’accesso alla banca dati Serpico. Una iniziativa, nata come sperimentale e divenuta oramai strutturale, che abbiamo stigmatizzato da subito anche per la sua natura diretta ad instaurare un gratuito clima di caccia alle streghe che mina alle fondamenta quel rapporto di fiducia che sempre dovrebbe essere presente all’interno di una realtà lavorativa.
Area strategica servizi: nelle convenzioni è presente una indicazione per il potenziamento della precompilata. Ma la buona intenzione, ovvero il rafforzamento dei servizi alla cittadinanza, deve sempre essere bilanciata con il rispetto dei diritti del personale. E invece questa iniziativa viene assunta non attraverso l’apertura di altri sportelli in orario di lavoro, ma prevedendo per 4 giorni a settimana nei capoluoghi di provincia e per due giorni negli UT decentrati, aperture pomeridiane dalle 14,30 alle 18,30: si dice su base volontaria ma resta il fondato timore che, nel caso di mancanza di adesioni sufficienti, altamente probabile considerato il periodo estivo e quindi di ferie già programmate, la volontarietà si trasformi nelle consuete indebite pressioni per assicurare il servizio.
Formazione: la rilevanza strategica della leva della formazione si scontra con una pratica che di fatto trasforma questo strumento da occasione di accrescimento delle competenze e delle professionalità in un mero adempimento burocratico che i Dirigenti trasmettono al personale. Le 40 ore di formazione pro-capite, infatti, vengono coperte da corsi che, talvolta, nulla hanno a che fare con il lavoro e che puntano più sull’aspetto comportamentale. “Conta fino a dieci” “Liberati degli schemi mentali” “Innamorati del tuo lavoro” sono solo alcuni titoli dei corsi: non esattamente ciò che occorrerebbe per contrastare meccanismi sempre più sofisticati di evasione ed elusione fiscale…
Per quanto riguarda l’Agenzia delle dogane e dei monopoli il confronto non poteva che focalizzarsi sulla riorganizzazione in atto, sulla quale rimaniamo in attesa che si avvii un percorso partecipativo a tutti i livelli.
Una riorganizzazione presentata nel testo della Convenzione anche con un’opportunità di progressione professionale, con il taglio di posizioni dirigenziali e l’aumento delle Poer e delle PO a cui, secondo l’Agenzia, il CCNL dedica particolare attenzione.
Per noi, che da sempre rivendichiamo un diritto alla carriera stabile e auspichiamo uno sbocco professionale all’Area dei funzionari non legato alla temporaneità degli incarichi, un percorso di valorizzazione professionale non può essere tutto incentrato su Poer e PO, né tantomeno sulla valutazione che ogni giorno di più mostra la sua vera di natura di strumento punitivo e non premiante.
Servono percorsi chiari e condivisi, a partire dalla previsione di una nuova procedura per assicurare ulteriori passaggi dall’area assistenti a quella dei funzionari, completamente assente nei Piani del personale di entrambe le Agenzie.
USB PI Agenzie Fiscali