Coordinamento nazionale USB - Agenzie Fiscali: Mozione finale
Il coordinamento nazionale delle delegate e dei delegati di USB delle Agenzie fiscali esprime soddisfazione per il risultato conseguito alle elezioni RSU e si impegna a favorire la massima partecipazione all'assemblea nazionale del prossimo 18 maggio come primo grande momento di incontro delle centinaia di delegati, candidati e neoeletti che con il loro impegno hanno permesso di ottenere questo risultato, che diventa strumento concreto anche per il rafforzamento del progetto organizzativo negli ambiti regionali di pubblico
impiego.
Il coordinamento denuncia l'emergenza salariale che sta vivendo la categoria: ai contratti bloccati e al contemporaneo aumento del costo della vita, il governo Monti ha risposto con l'aumento della pressione fiscale diretta e indiretta, attraverso l'introduzione dell'IMU, l'aumento dell'IVA, delle accise, delle tariffe e dei ticket. Il prelievo fiscale su base proporzionale e non progressiva colpisce odiosamente e in modo assolutamente iniquo proprio le classi di reddito più basse che sono già bersaglio di una pressione fiscale enorme. L'unica imposta patrimoniale che è stata introdotta è dunque quella sugli stipendi e sui salari e
l'unica liberalizzazione (con cui si libera il capitale dal rischio d'impresa e lo si trasferisce sui lavoratori) è stata quella del mercato del lavoro.
È improrogabile la necessità di adeguare il ragionamento già avviato sul sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti anche alla luce delle nuove disposizioni, affinché il costo della crisi non continui a gravare sui ceti meno abbienti e si dia respiro ai redditi da lavoro dipendente anche con il rifinanziamento del Welfare.
Il coordinamento è consapevole di quanto sta per accade in tutta la Pubblica Amministrazione sul versante delle dichiarazioni di eccedenza (esuberi di personale), della messa in mobilità forzata dei lavoratori pubblici, della concreta possibilità di licenziamenti collettivi a seguito dell'applicazione della controriforma Fornero, messa in atto dai "poteri forti" del Paese, dall'Unione Europea e dalle istituzioni finanziarie internazionali. Per queste ragioni è necessario sostenere il percorso di mobilitazione già avviato da USB nella categoria contro il precariato, contro le dichiarazioni di eccedenza, contro la messa in mobilità e i licenziamenti.
La vertenza per le progressioni economiche si inserisce altrettanto consapevolmente in questo contesto, non solo come legittima difesa del nostro reddito ma anche come una battaglia di dignità della categoria e di controffensiva rispetto alla propaganda meritocratica che ha come vero obiettivo quello di mettere in una condizione di incertezza salariale e di ricattabilità le decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori delle Agenzie fiscali.
Per questo le nostre vertenze devono avere necessariamente un respiro ampio, capace di interpretare e rispondere ai bisogni di tutto il mondo del lavoro a cui ci rivolgiamo.
Il coordinamento individua nello slogan " Progressioni per tutti, licenziamenti per nessuno" la sintesi migliore fra la vertenza in cui USB è impegnata nel comparto e quella più ampia che ci vede protagonisti come lavoratori pubblici e si impegna a proseguire il percorso già avviato con la campagna nazionale di raccolta delle firme che sarà arricchita e caratterizzata da ulteriori momenti di mobilitazione.