CORONAVIRUS, le assenze dei genitori dovute alla chiusura delle scuole vanno considerate presenze a tutti gli effetti

Roma -

No ai “conti ore a debito” e ai tentativi di scaricare ancor di più sulle Lavoratrici e sui Lavoratori il disagio dell’emergenza.
USB chiede alle Agenzie di adeguarsi alle previsioni del decreto 9/2020 e considerare presenza in servizio a tutti gli effetti le assenze dei genitori dovute ai provvedimenti di chiusura delle scuole.
Di seguito la richiesta e il testo del decreto.

 

 

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Avv. Ernesto Maria Ruffini

 

Al Direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli

Dott. Marcello Minenna

 

Coronavirus: Chiusura scuole. Equiparazione della presenza in servizio per i lavoratori genitori di figli minori a casa

La scrivente O.S. considerati:

i provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19 e in particolare la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado;

che dette sospensioni straordinarie hanno inevitabilmente comportato assenze dal servizio da parte dei genitori coinvolti;

che le suddette assenze sono state determinate da causa di forza maggiore;

che l’articolo 19 del decreto legge 2 marzo 2020, n. 9 relativo alle misure urgenti in materia di pubblico impiego prevede al comma 3 che “Fuori dei casi previsti dal comma 1, i periodi di assenza dal servizio dei dipendenti delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, imposti dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, adottati ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge. L'Amministrazione non corrisponde l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista”.

CHIEDE

di equiparare, con effetto retroattivo, le assenze conseguenti alla chiusura delle scuole dei lavoratori genitori di figli minori, alla presenza in servizio a tutti gli effetti.

In attesa di un cortese riscontro, cordiali saluti.

Roma, 3 marzo 2020