COWORKING provinciale e regionale. In Lombardia NESSUN accordo.
Si è svolto ieri un incontro in Direzione Regionale nel corso del quale i rappresentanti Sindacali e quelli di parte pubblica hanno discusso la proposta di accordo avanzata dalla DR per regolamentare nella nostra regione l’istituto del coworking. La proposta di accordo, il cui allegato B, contenente titoli e punteggi rilevanti per la formazione della graduatoria, è stato concordato nell’ambito del tavolo tecnico che si è svolto in data 1 settembre, è allegata al presente comunicato.
Nel corso del nostro intervento abbiamo chiesto con forza la modifica del punto 2.1 della proposta di accordo, secondo cui “Il lavoratore delocalizzato non può usufruire dello smart-working. In caso di accordo individuale già in essere, il lavoratore interessato, in sede di accettazione del provvedimento di delocalizzazione, rinuncia al lavoro agile.”, chiarendo fin da subito che per USB la presenza di questa previsione avrebbe impedito alla nostra Organizzazione di sottoscrivere l’accordo.
L’incompatibilità tra gli istituti del lavoro agile e del lavoro delocalizzato, infatti:
1- non risulta prevista nel nuovo CCNL Funzioni Centrali;
2- ripropone una visione anacronistica di diffidenza nei confronti dei nuovi istituti di lavoro da remoto, visione che pensavamo superata (almeno in Lombardia) grazie agli ottimi risultati che le Lavoratrici ed i Lavoratori hanno garantito negli ultimi 3 anni;
3- rischia di rendere poco appetibile per le colleghe ed i colleghi il ricorso all’istituto del coworking (a fronte della perdita della possibilità di svolgere parte della prestazione in modalità agile), vanificando l’intento dichiarato da parte pubblica di utilizzare il coworking per deflazionare le richieste di mobilità regionale e garantire così maggiore stabilità e continuità alle strutture Provinciali;
4- se codificata in un accordo finalizzato a disciplinare l’istituto del coworking in una delle regioni più importanti d’Italia, rischia di condizionare negativamente le trattative che si svolgeranno in altre regioni e soprattutto la futura trattativa in sede centrale, andando a costituire a nostro avviso un pericoloso precedente.
Abbiamo poi chiesto di rivedere anche il punto 2.5 della proposta in cui si prevede che “Il lavoratore delocalizzato è tenuto a recarsi presso l’Ufficio di organica appartenenza per confrontarsi con il proprio responsabile sull’andamento delle attività e per ricevere eventuali istruzioni, con cadenza da concordare, ordinariamente una volta a settimana”. Secondo USB il rientro presso la sede di appartenenza dovrebbe essere subordinato all’effettiva necessità dello stesso.
Dopo aver preso atto delle richieste provenienti da parte sindacale, per la maggior parte coincidenti con le richieste di USB, la Direzione Regionale ha deciso di sospendere le trattative e di aggiornare la discussione alla prima metà del mese di Ottobre, al fine di avviare un’interlocuzione con la Direzione Centrale in ordine alla portata applicativa dei due istituti contrattuali (smart working e coworking).
A margine dell’incontro la Direzione Regionale ci ha comunicato:
1- che i colloqui finali previsti nell’ambito della procedura di TIROCINIO in corso inizieranno presumibilmente prima della pausa Natalizia. Considerato però l’elevato numero di candidati da esaminare la procedura di assunzione si concluderà quasi sicuramente non prima della fine di aprile 2023.
2- che a giorni verrà pubblicato il nuovo bando necessario al reperimento degli EDIFICI IN CUI ALLOCARE LA DP2 DI MILANO (parte pubblica ha deciso di ricercare 2 edifici distinti, uno per ospitare l’UT ed uno per ospitare i restanti uffici della DP, staff, controllo e legale). Considerato che la precedente trattativa per il reperimento delle strutture necessarie si era interrotta a causa della mancata esibizione da parte del locatore del certificato di vulnerabilità sismica (adempimento non previsto nel precedente bando), nel bando di prossima pubblicazione, come previsto dalla normativa, è stata espressamente richiesta l’esibizione di tale documentazione.
Aiutateci a diffondere questo comunicato condividendo con colleghe e colleghi.
Grazie
USB P.I. AGENZIE FISCALI LOMBARDIA