Dogana Lamezia. L'Amministrazione non sa programmare, i lavoratori devono subire!
Questa è la logica che sta imperversando da un po’ di tempo a questa parte nel pubblico impiego.
La situazione creatasi alla SOT della Dogana di Lamezia Terme, ne è il tipico esempio.
Vediamo i fatti.
Lo scorso marzo, la Direzione dell’Ufficio delle Dogane di Catanzaro, impone, contro il parere dei sindacati, la riduzione della turnazioni a Lamezia, trincerandosi dietro una presunta riduzione del budget.
A seguito di ciò, due colleghi, per accontentare l’Amministrazione, decidono di passare dalle turnazioni alla settimana corta.
Nei mesi successivi, altri due colleghi che erano in turnazione vengono prima distaccati e poi trasferiti da Lamezia a Catanzaro e un terzo, da mesi in malattia, alla fine del mese andrà in pensione.
Ora la stessa Direzione di Catanzaro nella riunione di oggi a Lamezia, ha chiesto, “per sanare le criticità che si sono venutesi a creare all’Aeroporto di Lamezia”, di revocare la settimana corta ai due colleghi a cui precedentemente l’aveva imposta!!!
Come se le criticità fossero casuali e non dovute ad interventi precisi della Direzione.
Riteniamo incredibile che una siffatta disorganizzazione debba ricadere sulle spalle dei lavoratori, trattati alla stregua di pacchi postali, spostati dal profilo di turnazione a quello di settimana corta e viceversa, con atti di imperio assolutamente inaccettabili.
Questa volta, pur se con sfumature diverse, alla fine ha avuto l’avallo degli altri sindacati, che per sollevare i colleghi in turno, hanno aderito alla proposta.
Noi delle RdB/CUB, ovviamente, quell’accordo non lo abbiamo sottoscritto.
Abbiamo, invece, proposto che, nelle more dell’attuazione del recente accordo sulla mobilità regionale, si provveda a distaccare almeno due unità su Lamezia, o qualora ciò non fosse possibile, si sospenda temporaneamente l’attività di turnazione.
Riteniamo inaccettabile, inoltre, che si sia introdotto ad arte un clima teso a mettere in contrasto tra di loro i lavoratori, quelli che fanno i turni contro quelli che fanno la settimana corta, e far passare il ripristino delle turnazioni per tutti come un atto di giustizia.
Abbiamo più volte sostenuto, che il problema di Lamezia, come quello di altre dogane in Calabria, si risolve solo rivedendo le attuali dotazioni organiche e consentendo a colleghi di altre regioni di poter venire in Calabria, ridistribuendo, così i carichi di lavoro.
Di certo, consideriamo con amarezza che, grazie all’avallo degli altri sindacati, il vincitore nell’accordo di oggi è stata l’Amministrazione e non certo i lavoratori.