dogane: chi decide le regole?
L’Agenzia delle Dogane pretende giustamente il rispetto delle regole da parte dei lavoratori.
Ma rispetta le regole stabilite dal CCNL 2002/05 del Comparto Agenzie Fiscali?
In questi giorni è uscita una procedura nazionale di interpello per 10 unità di personale da assegnare all’Ufficio delle Dogane di Potenza e alle SOT di Ferrandina e di Matera.
Forse l’Agenzia delle Dogane si è dimenticata dell’esistenza dell’articolo 6 del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale delle Agenzie Fiscali?
Ci piacerebbe tanto che le regole valessero per tutti e, anche se la richiesta di ricorrere ad un interpello nazionale o alla mobilità da altre amministrazioni è partita dalle Organizzazioni Sindacali regionali, fra cui la nostra, nel tentativo di evitare la follia della mobilità d’ufficio prevista dall’accordo nazionale sull’apertura degli Uffici Unici, non ci sembra giustificabile che l’interpello sia avvenuto senza alcuna contrattazione.
Chi stabilisce quanti posti mettere a concorso e con quali criteri?
Il mancato ricorso alla mobilità d’ufficio è forse compensato dal fatto che ogni criterio è stabilito univocamente dall’amministrazione?
Noi, che non abbiamo firmato quell’accordo perché fortemente penalizzante per il personale, siamo ovviamente per la ricerca di forme alternative alla mobilità coatta. Non siamo però disposti a cedere di un passo nel campo del rispetto delle regole: in questo caso pretendiamo di contrattare le procedure di mobilità nazionale.
E’ per questa ragione che abbiamo chiesto all’Agenzia un immediato incontro perché i criteri arbitrariamente definiti vengano ridiscussi con i rappresentanti dei lavoratori. Crediamo che le regole determinate dall’Agenzia siano troppo stringenti e rigide; di questo passo tra breve non si arriverà a conoscere già prima dei bandi il nome e cognome dei vincitori?
Questo non può rappresentare un pericoloso precedente?
Cosa ci dovremo ancora aspettare?