Dogane e Entrate - Passaggi di area: accelerata
Dogane ed Entrate accelerano i passaggi di area per evitare blocchi normativi
Dopo aver lasciato trascorrere anni interi senza muovere un solo dito, nel breve spazio di poche settimane Entrate e Dogane hanno messo in moto la macchina dei passaggi fra le aree, che dovrà condurre 2550 colleghi alla tanto agognata terza area funzionale.
L'avvio delle procedure è imminente e l'improvvisa accelerazione ha creato non poche preoccupazioni fra i lavoratori a cui restano poche settimane o addirittura pochi giorni per preparare gli esami.
Sappiamo che tanta fretta si spiega con il rischio di vedere sfumare le risorse destinate a finanziare i passaggi, per effetto dei tagli derivanti dalle manovre passate, presenti e future e riteniamo dunque necessario procedere in fretta per avviare e concludere rapidamente l'annosa vicenda dei passaggi d'area.
Se le Agenzie si fossero mosse con maggiore tempestività, non saremmo finiti dentro questo collo di bottiglia e non ci troveremmo nella necessità di sacrificare il tempo che serve per prepararsi, per evitare di mettere ulteriormente in pericolo le procedure in questione. Quanto tempo abbiamo perso dietro ai cavilli e ai tanti ostacoli che le Amministrazioni hanno disseminato sul percorso dei passaggi d'area? Tantissimo, se si pensa che alle Entrate, tanto per fare un esempio, il primo accordo fu firmato nel 2007!
Quattro lunghissimi anni di meline, perdite di tempo, insabbiamenti e depistaggi per arrivare ora a una corsa contro il tempo che danneggia i lavoratori a cui resta poco tempo per studiare. L'occasione è propizia per chiedere ancora una volta alle Agenzie di assumere responsabilmente l'impegno di mettere a disposizione dei candidati un adeguato materiale formativo.
Non è solo questo l'impegno che le Agenzie devono assumere chiaramente davanti a tutti i candidati e davanti ai futuri vincitori. L'impegno più importante, è che si concludano rapidamente le procedure, una volta avviate e che si proceda poi alla immediata pubblicazione delle graduatorie e al successivo inquadramento - giuridico ed economico - dei vincitori.
Ci pare questo un impegno doveroso. Le cose non possono andare diversamente, anche perché siamo in un momento di grandissime difficoltà, causato dai continui provvedimenti che colpiscono duramente la già drammatica condizione salariale e contrattuale dei lavoratori. Non vogliamo immaginare cosa accadrebbe se per qualche altro cavillo, questi concorsi dovessero subire ulteriori pretestuosi ritardi o incidenti di percorso.
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