Dogane e Monopoli - Molti problemi, poche soluzioni

Roma -

Ieri si è svolto all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un incontro in cui abbiamo ricevuto dettagliata informativa sull’attuazione della prima fase del piano triennale di riorganizzazione degli assetti dell’amministrazione.  Alleghiamo il documento consegnatoci dall’Amministrazione relativa alla prima fase di accorpamento e riorganizzazione delle strutture attiva dal 2014.

Sono poi state elencate  separatamente le tantissime problematiche riguardanti il personale proveniente dall’area Dogane e da quella dei Monopoli. Si è svolta comunque  una discussione su i titoli senza entrare nello specifico delle tante questioni sul tappeto, questioni che non sono più rinviabili,  ed abbiamo richiesto con forza che sia definito un calendario di incontri per affrontarle.  

Per quanto riguarda le Dogane abbiamo ricevuto queste notizie:

Mobilità:  è in programma per i primi giorni di dicembre l’emanazione di un bando di mobilità nazionale, che è rimasta in sospeso ormai da troppi anni. Vedremo se finalmente sarà la volta buona, dopo che è stato annunciato molte volte e rimandato per troppi anni.

Passaggi tra le aree: l’Agenzia, intende richiedere una modifica normativa per risolvere il problema degli idonei del concorso per 550 posti bandito nel 2010, in quanto ci è stato anticipata una risposta negativa al quesito sull’applicabilità del decreto 101/2013 alla fattispecie dei concorsi interni.

Progressioni economiche: l’Agenzia ci ha comunicato che nei primi mesi del 2014 dovrebbero uscire i bandi relativi all’anno 2010 e che sono in completamento i pagamenti delle procedure del 2007 e 2008.

Turnazioni: finalmente ci giungono segnali di apertura dell’amministrazione sulla praticabilità dell’orario plurisettimanale, anche con settimana di quattro giorni lavorativi,  su cui noi non abbiamo mai avuto dubbi mentre sui turni festivi infrasettimanali siamo stati informati che sono in corso approfondimenti con l’ARAN. Noi riteniamo assurdo il solo fatto di essersi posti questi dubbi e ci auguriamo comunque che vengano chiariti al più presto.

 

Per quanto riguarda i Monopoli queste sono state le notizie forniteci:

Equiparazione indennità di amministrazione: il Direttore del personale ha ribadito che il problema è politico e non contabile aggiungendo che se la politica sarà in grado di dare una risposta a questo impasse ciò consentirebbe di liberare risorse utili ai fini di una più efficiente organizzazione del personale su tutto il territorio nazionale, cosa auspicata dall’Agenzia.

Provvidenze al personale:  l’Agenzia ha sostenuto che non sia possibile erogarle con le modalità utilizzate in passato ma che stanno lavorando per far confluire l’ingente somma nel Fondo.

Convenzione con la SIAE: si può dire che questa è stata l’unica notizia vera della giornata: L’Agenzia ha comunicato di aver rivisto al ribasso la convenzione portandola alla metà dell’ammontare complessivo con la possibilità di una ulteriore riduzione, andando avanti con il processo dell’incorporazione.

Confermata poi, come previsto nel processo di ristrutturazione dell’Agenzia, la soppressione della Direzione Risorse,  le cui competenze passeranno per quanto riguarda le gestione del personale, per i lavoratori  degli Uffici di Piazza Mastai alla Direzione del personale di Via Carucci e per quanto riguarda i lavoratori degli uffici periferici alla Direzione coordinamento direzioni territoriali.

 

USB  ribadisce che è necessario e sempre più urgente un tavolo politico, e non tecnico come richiesto da qualche sigla sindacale, che affronti le problematiche di lavoratori che finora hanno solo preso il peggio dell’AAMS e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, non avendo l’equiparazione dell’indennità d’amministrazione, perdendo la condizione di miglior favore di vedersi pagare mese per mese le varie indennità previste dal contratto, perdendo i rimborsi previsti con il capitolo Provvidenze al personale, troppo spesso lasciati soli soprattutto in periferia.

 

I lavoratori dell’area monopoli devono avere risposte concrete al  problema dello svuotamento della prima area, di mancate progressioni economiche e passaggi tra le aree, ad avere insomma il rispetto doveroso per quanto costruito finora con professionalità e serietà nonostante continui cambiamenti e inversioni di rotta che davvero non giovano ad una pubblica amministrazione moderna ed efficiente.