Dogane e Monopoli, no alla privatizzazione dei servizi, sì a una vera riforma fiscale. Venerdì 11 presidio USB in piazza Mastai
Mentre il Paese è dilaniato da una emergenza sanitaria, economica e sociale senza precedenti, venerdì 11 settembre il Direttore dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli alla presenza del premier Conte, del Presidente del Senato Casellati e del Ministro delle Finanze Gualtieri presenterà il “Libro Blu 2019”, per illustrare i risultati della lotta all'evasione in ambito doganale.
Non occorre avere la sfera di cristallo per immaginare che durante questa passerella istituzionale racconteranno un mondo artificiale e patinato dal cui orizzonte scompariranno le vere questioni e le vere ragioni che hanno determinato l'esplosione della crisi e che stanno gettando sul lastrico strati sempre più larghi della popolazione.
Dalla sanità alla scuola, ai trasporti, proprio la pandemia ha fatto emergere il fallimento di un modello sociale che ha disinvestito dal pubblico e puntato tutto sul privato e sulla centralità dell'impresa. E proprio quella logica che costituisce la causa della situazione che stiamo drammaticamente vivendo oggi viene disinvoltamente riproposta e rilanciata come soluzione.
E così accade che in pieno agosto, nel decreto relativo alle “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia” è stata inserita una norma destinata all'Agenzia delle Dogane che attribuisce a delle società private che verranno costituite ad hoc, la gestione e la commercializzazione di alcuni servizi dei laboratori chimici dietro riconoscimento all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di una royalty. In sintesi invece di rilanciare e rafforzare il Fisco per combattere davvero l'evasione affidandogli tutte le funzioni, si continua a far proliferare società a partecipazione pubblica (spa o srl) attribuendo loro funzioni pubbliche ed implementando così poltrone, incarichi e compensi.
Un'operazione perfettamente in linea con una tendenza che nel corso degli anni ha già assoggettato in ambito fiscale le attività legate alla riscossione, alla gestione informatica e agli studi di settore a logiche privatistiche che nulla hanno a che fare con il miglioramento dei servizi e tanto con la lievitazione dei costi.
Per questo durante il presidio chiederemo che quella norma sia cancellata in sede di conversione e più in generale che tutte le funzioni fiscali affidate a società private tornino in mano pubblica. Ma durante quella giornata coglieremo anche l'occasione per rilanciare la necessità di un Fisco davvero redistributivo ed orientato all'equità sociale.
Proprio in questi giorni il tema della riforma fiscale è tornato al centro del dibattito politico. Ma ciò che si sta configurando è un'operazione di maquillage del sistema fiscale che lascerebbe inalterate quelle profonde diseguaglianze sociali che lo caratterizzano.
A maggior ragione in questa fase storica è giunto il momento di orientare il Fisco alla giustizia sociale facendo pagare di più chi guadagna tanto ed alleggerendo davvero la pressione fiscale su lavoratori dipendenti, pensionati, precari e falsi o pseudo autonomi.
Una patrimoniale sulle grandi ricchezze, un sistema fiscale con una forte progressività dell'imposta, l'abolizione dell'Iva sui beni di prima necessità e un piano assunzionale vero per contrastare l'evasione fiscale sono le misure necessarie per restituire al Fisco finalità sociali e in linea con la nostra Costituzione.
Ma sappiamo che venerdì all'Agenzia delle Dogane e Monopoli non parleranno di tutto questo.
Tocca a noi ricordarglielo.
VENERDI 11 SETTEMBRE DALLE ORE 9.00
PRESIDIO DAVANTI ALL'AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI
PIAZZA MASTAI (TRASTEVERE)
Unione Sindacale di Base