Dogane - I temi caldi del futuro doganale
Molte le questioni da affrontare che necessitano di incontri ravvicinati
Il bando di una procedura di mobilità volontaria nazionale; il varo della procedura per 550 passaggi verticali dalla II alla III area; il confronto sulle Convenzioni 2011 e il contestuale finanziamento dei Fondi aziendali. Sono questi i temi caldi che aspettano di essere affrontati in tempi rapidi. Nel frattempo, nell'incontro del 27 luglio sono stati affrontati i temi all'ordine del giorno, nessuno dei quali va detto, affronta le questioni più calde e urgenti.
La concertazione sulle posizioni organizzative, conclusa positivamente con la definizione di una quarantina di profili, è stata l'occasione per ribadire il nostro punto di vista rispetto a quegli istituti il cui finanziamento è a carico del Fondo. Visto anche il proliferare di figure intermedie in altre amministrazioni del comparto, non è un male che l'attribuzione delle posizioni organizzative venga effettuata nel rispetto dei limiti quantitativi previsti dal vigente CCNL.
Le esigenze organizzative dovrebbero sempre tener conto, anche per l'avvenire, della necessità di non gravare sul Fondo e di preferire quegli istituti che hanno sul Fondo stesso un impatto limitato e noto rispetto ad altri assai più onerosi. Tradotto: meglio le posizioni organizzative, i cui oneri sono definiti (pesano per circa 3000 euro sul Fondo), degli incarichi di responsabilità che tendono a lievitare e costano molto di più.
Relativamente all'attribuzione delle posizioni annuali, l'esperienza ci insegna che l'interpello non dà garanzie concrete di trasparenza e spesso legittima scelte tutt'altro che trasparenti. Riteniamo anche opportuno tenere il sindacato fuori da ogni logica di co-gestione: il CCNL assegna alle organizzazioni sindacali un ruolo preciso e così come non ci piacciono i tentativi di ridimensionamento di quel ruolo, vanno tenute distinte le rispettive responsabilità. USB valuterà l'operato dell'Amministrazione in termini di correttezza e trasparenza.
Sulla RSP mascherata - anch'essa all'ordine del giorno - ribadiamo i concetti già espressi in altri comunicati. I rilievi degli organi di controllo potevano essere uno stimolo ulteriore - queste cose le diciamo da prima che l'RSP fosse "censurata" - per aprire una riflessione sull'argomento e per arrivare a scelte diverse; gli ostacoli andrebbero affrontati anziché evitati ma evidentemente non c'è voglia di innovare e si finisce per restare impigliati nel retaggio di istituti stantii e inadeguati.
Nella seconda fase del confronto negoziale, l'Amministrazione ha dato alcune informazioni variamente legate alle dotazioni organiche. I circa 240 distacchi oggi in essere verranno stabilizzati dal primo settembre, mentre settimana prossima partirà un avviso per una procedura di mobilità intercompartimentale che si concluderà il 30 ottobre 2011. Inoltre, è imminente un interpello nazionale per la copertura di 10 posti in Direzione centrale del personale. La procedura è rivolta ai funzionari di III area. Ciò che serve ora, è una nuova procedura di mobilità volontaria nazionale.
Concludiamo con una considerazione sui passaggi verticali dalla II alla III area. L'Agenzia non darà indicazioni precise sul percorso formativo, né fornirà esempi concreti sulla modalità di svolgimento del colloquio. Ha però lasciato intendere che lo studio di un testo di diritto tributario contenente le nozioni fondamentali della materia potrà assicurare una buona preparazione. Il colloquio non verterà su aspetti tecnici della materia doganale. Sono indicazioni ancora troppo vaghe la cui incertezza potrà aumentare se accompagnata da difformità di azione e di giudizio delle singole commissioni regionali. Avremmo preferito una più precisa definizione dell'ambito teorico nel quale si svolgerà il colloquio.
Ora sarà necessario aprire il confronto sulle Convenzioni 2011, per capire quante risorse ci sono per il Fondo (a proposito, la preintesa sul 2010 è stata certificata dai revisori interni e ora attende le altre "benedizioni") e per capire se prima o poi si potrà avviare anche il potenziamento dell'organico doganale alla luce della palese sofferenza in cui l'Agenzia si trova su questo versante. Nessuna mobilità intercompartimentale risolverà il problema.
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