Dogane Monopoli - SOTTOSCRIVI L'APPELLO per la sicurezza nei posti di lavoro

Roma -

Questa la mail inviata ai lavoratori delle Dogane e Monopoli.

USB ritiene le nuove disposizioni sul lavoro agile emanate con la LIUA del 29 ottobre insufficienti a garantire la sicurezza dei Lavoratori dell’Agenzia.

Abbiamo quindi predisposto l’appello in calce alla presente mail, che sarà inviato da USB ai destinatari con l’indicazione del numero di Lavoratori che l’avranno condiviso.

Per condividerlo basterà rispondere a questa email senza indicare nulla. La mail giungerà alla casella di posta agenziefiscali@usb.it. Sarà possibile una sola sottoscrizione, in forma anonima, per ogni casella email.

Sottoscrivi l’appello!

Al Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli

Dott. Marcello Minenna

  

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

Prof. Roberto Gualtieri

 

Al Ministro della Pubblica Amministrazione

Dott.ssa Fabiana Dadone

 

Ai Direttori Interregionali, Regionali ed Interprovinciale dell’ADM

 

APPELLO DEI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

Mentre il Paese si avvia rapidamente ad una Fase 4 dell’emergenza sanitaria con una progressiva recrudescenza della diffusione del contagio, riteniamo irresponsabile la scelta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di non aggiornare la “mappatura delle attività” che possono essere svolte in modalità agile, stabilite il 13 agosto.

Una mappatura che, prevedendo circa il 75% delle attività da svolgersi necessariamente in presenza, non rispecchia in maniera puntuale la reale situazione dei processi lavorativi che possono essere svolti a distanza e, soprattutto, determina una eccessiva presenza in ufficio aumentando l'esposizione a rischio dei lavoratori e dell'utenza.

Con questa premessa, l’incremento dal 50% al 60% del personale collocato in lavoro agile stabilito dalla LIUA del 29 ottobre, applicandosi alla restante parte delle attività, comporterà nei fatti un incremento di appena il 2,5% del lavoro da svolgere a distanza che non può essere considerato minimamente sufficiente rispetto all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

A nostro avviso, vengono in tal modo eluse le prescrizioni normative che impongono alle pubbliche amministrazioni di assicurare in ogni caso le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, al fine di decongestionare la presenza in ufficio.

Né la previsione contenuta nella LIUA di deroghe territoriali, “se assolutamente indispensabili”, muta il quadro di esposizione a rischio sopra evidenziato; anzi determinerà una difformità di comportamenti non giustificata dai dati piuttosto omogenei di diffusione nazionale dell’epidemia che rendono necessario, invece, porre in essere le stesse misure di prevenzione anche nelle regioni al momento relativamente meno colpite.

Dopo i numerosi contagi che nelle ultime settimane hanno coinvolto i nostri uffici ci chiediamo cosa altro deve succedere per rendere “assolutamente indispensabile” ridurre la presenza fisica nei luoghi di lavoro.

Pertanto, fermo restando la volontà espressa dai lavoratori di effettuare la prestazione lavorativa in presenza, ai quali naturalmente deve essere garantita l'applicazione di tutte le misure a tutela della sicurezza e della salute, chiediamo a chi in indirizzo di adoperarsi al più presto, ognuno per quanto di propria competenza, per superare le criticità esposte.