Dogane. Progressioni economiche per tutti: per fare chiarezza!
Testo della lettera inviata da RdB, CGIL, UIL e SALFI al Direttore Guaiana e al Capo del Personale Coccoli:
Stiamo assistendo, con molto stupore e incredulità, ad uno strano rincorrersi di richieste di modifica dell’accordo del 13 ottobre 2005 sui passaggi economici all’interno delle aree che, è doveroso ricordare, fu firmato unitariamente e consapevolmente da tutte le sigle sindacali presenti al tavolo.
Le discettazioni circa le citate richieste sarebbero fondate su un possibile accavallamento delle nuove procedure con quelle, tuttora in corso, emanate nel 2001 in applicazione del CCNL Ministeri.
Durante la riunione del 13 ottobre 2005 unitariamente tutte le sigle sindacali, preso atto delle lungaggini delle procedure concorsuali del 2001 e al fine di evitare possibili accavallamenti, concordarono di rinviare la soluzione delle problematiche relative in apposito negoziato successivo all’espletamento dei nuovi passaggi.
Si rammenta inoltre che un punto specifico dell’accordo prevede analogo impegno ad “affrontare e risolvere” la questione dei funzionari restituiti da C2 a C1.
Tutte le OO.SS. presenti al tavolo delle trattative firmarono, pertanto, l’accordo nei termini testè ricordati ed anche il relativo comunicato unitario ne è testimonianza.
Coerentemente con tali premesse ed in considerazione delle avviate procedure per i passaggi della seconda e terza area con scadenza 17 febbraio p.v. nonché del passaggio automatico per il personale della prima area, si vorrebbe capire perché qualcuno mesta nel torbido sbandierando possibili ed inderogabili meccanismi di collegamento fra vecchie e nuove procedure quando risulta evidente che eventuali soluzioni debbono necessariamente essere trovate con ulteriori accordi, da definire successivamente ai passaggi di fascia.
Deve essere chiaro a tutti che qualunque richiesta di modifica dell’accordo del 13 ottobre 2005 avrebbe come effetto immediato quello di ritardare, se non affossare, il passaggio di fascia per tutto il personale con il rischio concreto di danneggiare i più prossimi alla pensione.
Le scriventi OO.SS. ritengono quindi che si debba proseguire senza alcun indugio al completamento delle procedure previste dall’accordo sottoscritto il 13 ottobre 2005 nei tempi e con le modalità stabilite.
Roma, 8 febbraio 2006