dogane sicilia... a proposito di ufficio unico di palermo

Palermo -

In data 09.10.2006, si è tenuta la prima riunione di livello Regionale sulla costituzione dell’Ufficio Unico delle Dogane di Palermo.

Pur avendo rivestito, questa prima fase, un carattere interlocutorio a cui seguirà, al più presto, la prima riunione del “Tavolo Tecnico” in ambito Territoriale, qualche notizia è possibile già dare.

La “Parte Pubblica” ha dato assicurazione che locali confortevoli, di recente ristrutturati, sono già pronti e disponibili nel Porto di Palermo presso il “Molo Cristoforo Colombo”. Il Direttore Regionale ha assicurato che tali locali, in un primo tempo destinati alla Guardia di Finanza, sono confortevoli, in regola con le norme di sicurezza ex L.46/90 e muniti delle necessarie attrezzature logistiche.

Inoltre, qualora fosse necessario potranno essere utilizzati anche i locali siti nel “Molo Santa Lucia”.

Altri spazi sono disponibili nell’ambito della struttura sede della Dogana di Palermo, specie nell’ambito dei locali attualmente occupati dal “Laboratorio Chimico”.

Si sta ancora valutando la futura allocazione dell’archivio dell’Ufficio Tecnico di Finanza di Palermo, ma pare che non vi siano problemi di sorta nel reperimento di spazi adeguati.

E’ evidente che mano a mano che si andranno tenendo le riunioni successive, meglio si definiranno tempi e modi.

Il Direttore Regionale ha assicurato che la massima attenzione sarà prestata, affinché lo spostamento del personale non dia luogo a disagi.

In ambito alla “questione” riguardante le mansioni del personale proveniente dalla ex Prima Area, si è concordato, unanimemente, che nelle more di una definizione, in tempi brevi, della problematica, già all’attenzione della Amministrazione Centrale e delle OO.SS., il personale “riqualificato” dovrà essere inserito gradualmente nelle attività dell’Area Seconda. Necessità urgenti e contingenti saranno valutate localmente, ove si rendesse, residualmente, necessario l’impiego ditale personale nelle mansioni dell’area di provenienza.

E’ appena il caso di riferire un accenno fatto dal Direttore Regionale alla possibilità che vengano formate squadre miste di Personale della Polizia Municipale e Funzionari Doganali per controlli sui distributori stradali. Chi scrive ha, naturalmente, manifestato sorpresa.

La risposta del Direttore Regionale è stata che occorre dare un segno alla cittadinanza.

Bene, il Direttore Regionale, per essere da poco arrivato nella Sede di Palermo, non può sapere che negli ultimi anni l’effettuazione di tali servizi è stata continuamente sollecitata dai Funzionari dell’U.T.F..

Questa proposta ha visto, specie negli ultimi anni, un netto rifiuto da parte dei Dirigenti che si sono succeduti alla guida dell’U.T.F. di Palermo con la motivazione che: “...sono servizi di secondaria importanza dal momento che si tratta di prodotti ad accisa assolta...”! A nulla è mai valso insistere motivando l’intervento dei Funzionari in favore della cittadinanza e della corretta concorrenza.

Non bisogna dimenticare, peraltro, che controlli efficaci possono essere espletati solo quando si sia in possesso di idonea attrezzatura, a partire (udite!) dai recipienti necessari al campionamento dei prodotti.

Nessun effetto, se non il sorriso della controparte, può sortire un controllo il cui scopo è limitato, per forza di cose, e nel caso più grave, all’accertamento di una eccedenza di prodotto in serbatoio (da Euro 516 a 3.098 di sanzione amministrativa ridotta ad ¼ del minimo, Euro 129, per effetto dell’art. 13 dcl D.lvo 472/97) o, peggio, una deficienza (da Euro 258 a 1.549, ridotta ad ¼ del minimo, Euro 64).

Sanzioni che non mettono al sicuro i cittadini dalle frodi commerciali; né i rivenditori stessi dalla “concorrenza sleale”.

Già in passato, nel verificare la percorribilità dell’attivazione di squadre miste di Carabinieri e Funzionari U.T.F., ha lasciato dubbi sulla possibilità che a tali servizi, regolati dall’art. 18 del T.U. delle Accise, possa accedere il personale estraneo all’Amministrazione Finanziaria. Ma riteniamo la soluzione di tale problema di pertinenza della Direzione.

Per quanto ci riguarda, invece, non ce ne vogliano il Direttore Regionale e i colleghi della Polizia Municipale per la nostra presa di posizione, ma la sorte che aspetta i nostri colleghi della “Agenzia del Territorio” con l’avvento dei c.d. “Vigili Fiscali”, previsti nella Finanziaria, e la tendenza ai vari: “decentramento”, “esternalizzazione” e frantumazioni varie del “fu” Ministero delle Finanze, non ci fa prevedere nulla di buono. E noi, come loro, crediamo, ci teniamo al nostro posto di lavoro finché c’è!

Loro continuino a fare il loro lavoro e noi, con l’aiuto del Direttore Regionale, cercheremo di fare bene il nostro!