… e i lavoratori possono aspettare!!!!
Comma 165 ancora bloccato nel silenzio delle Agenzie
Negli ultimi giorni dell’anno abbiamo assistito ad una frenetica attività delle Agenzie Fiscali: nuovi incarichi dirigenziali, interpelli e attribuzioni di posizioni organizzative speciali, scambi tra le agenzie di due dirigenti di vertice attraverso disposizioni normative.
Tra tanta efficienza c’è, invece, un assordante silenzio solo per quanto riguarda i lavoratori delle Agenzie: il comma 165 è bloccato e non si parla di firma del Ministro.
Le scuse sono molteplici, ma la più accreditata è quella di una difficoltà di attribuzione delle somme alla parte Tesoro.
Le Agenzie nulla stanno facendo, dimostrando un forte disinteresse verso i propri lavoratori, quelli che tutti i giorni mandano avanti la baracca, permettendo il raggiungimento di quegli obbiettivi che si traducono per i dirigenti in lauti compensi, mentre si scaricano sui lavoratori tutte le responsabilità professionali.
E’ evidente che non si può far finta di nulla, occorre organizzarsi all’interno degli uffici recuperando tutte quelle forme di lotta adottate negli anni del primo contratto agenzie fiscali.
E’ ora di dire BASTA!
BASTA al ricatto salariale al quale i lavoratori sono sottoposti!!!! E’ intollerabile che, mentre permane il blocco dei contratti pubblici per milioni di lavoratrici e lavoratori, non si riesca a semplificare le procedure per erogare più tempestivamente il salario accessorio che viene corrisposto ancora con oltre due anni di ritardo rispetto al periodo di riferimento.
BASTA ad un uso dei fondi del salario accessorio discriminatorio verso la gran parte dei lavoratori.
Non è certo più pensabile lottare per un salario accessorio con cui poi le amministrazioni pagano in gran parte posizioni organizzative e di responsabilità che, in questi anni, sono proliferate al di là di ogni ragionevole esigenza organizzativa, grazie alle firme complici di organizzazioni sindacali che hanno fatto a gara per sottrarre fondi alla gran parte dei lavoratori per destinarle ai pochi prediletti.
BASTA alle esercitazioni di qualche Agenzia che oggi ritira fuori la valutazione del dirigente per distribuire “selettivamente” un salario già depauperato fortemente.
Sappiamo che altri sindacati saranno dispostissimi a condividere la valutazione: del resto lo hanno già fatto sottoponendo per anni i lavoratori dei Monopoli di Stato ad un’assurda e avvilente pagellina annullata nell’ultimo anno dopo le lotte messe in campo dall’USB, unica O.S. a non aver firmato quell’obbrobrioso accordo.
La nostra battaglia non si può fermare, quindi, alla sola richiesta di firma da parte del ministro: i lavoratori debbono incidere sulla distribuzione delle risorse affinchè il salario accessorio divenga strumento capace di garantire la tenuta retributiva di tutti i lavoratori e non strumento per premiare la consueta cerchia di fedeli.
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