Argomento:

È nata una nuova stella nella galassia (privata) del fisco.

Roma -

Riscossione SpA riscuoterà i tributi definitivamente accertati dall'Agenzia delle Entrate. La società si innesta in una holding al cui vertice c'è l'Agenzia delle Entrate, che controlla Riscossione SpA, la quale a sua volta controlla ben 38 altre società, prevalentemente del settore bancario, che fino al 30 settembre operavano quali concessionari della riscossione sul territorio nazionale (tranne la Sicilia).

Paiono smentite le indiscrezioni diffuse a mezzo stampa che ipotizzavano un vero e proprio travaso di competenze dall'Agenzia delle Entrate alla neonata SpA. La società nascerebbe per combattere il fenomeno dell'eccessiva evaporazione di imposta. Solo 1/25esimo delle somme accertate entrava nelle casse dello Stato.

Riscossione SpA risponderebbe quindi alla necessità di ristrutturare il settore dei concessionari della riscossione che con troppa avidità e poca efficienza hanno gestito i tributi che erano stati affidati loro per la definitiva riscossione.

La riscossione-colabrodo ha avuto esiti negativi per i cittadini. I lavoratori del fisco sono stati doppiamente danneggiati, avendo pagato come tutti il prezzo di minori entrate erariali e avendo visto evaporare il loro salario accessorio, dato che di evaporazione stiamo parlando.

L'amministratore delegato di Riscossione SpA si è detto ottimista circa la possibilità che le maggiori entrate finiranno anche per finanziare l'ormai esausto fondo unico del personale (vedi comma 165). Per festeggiare c'è sempre tempo. I

ntanto ci chiediamo come mai l'Agenzia delle Entrate abbia affidato a una società per azioni la parte più appetitosa della filiera produttiva, la riscossione dei tributi erariali. A metà degli anni 90 tale funzione era esercitata dai SAC (Servizi Autonomi di Cassa), almeno per la parte che riguardava le imposte indirette. Dieci anni fa, l'espropriazione di quella funzione rispose a logiche politiche e di partito: si corse in aiuto del settore bancario, che minacciava esuberi per migliaia di lavoratori. Il risultato fu la perdita di una funzione istituzionale e pubblica, ceduta al settore bancario. Oggi quel comparto è stato alleggerito grazie a esodi volontari sostenuti anche con un apposito fondo esuberi, ma la funzione della riscossione non torna all'ovile e resta in mano privata.

A questa considerazione se ne accompagna un'altra. Cresce il numero di lavoratori impiegati nel settore fiscale con contratto di tipo privato che lavora alle dirette dipendenze di SpA. La realtà della privatizzazione del comparto Agenzie Fiscali è più concreta di quanto sembri.

Con l'ingresso di Riscossione SpA nella galassia del fisco, il sistema fiscale è, per quasi il 30% è legato a società private. Riscossione SpA porta 8000 lavoratori privati; altri 2000 circa si occupano del sistema informativo (Sogei SpA) e della gestione degli studi di settore (Sose SpA). Tralasciando il conteggio delle innumerevoli società che sub-appaltano altre lavorazioni interne al sistema fiscale, siamo di fronte a una quota enorme di lavoratori privati che svolgono competenze che erano, o dovrebbero essere gestite dall'Agenzia delle Entrate nell'ambito della filiera produttiva della gestione erariale.

Abbiamo così almeno tre contratti nazionali di riferimento: Metalmeccanici per Sogei SpA, Bancari per Riscossione SpA e Agenzie fiscali per i lavoratori delle Entrate. Ai tre diversi modelli contrattuali corrispondono altrettanti inquadramenti giuridici, e soprattutto economici.

Il soggetto controllante la holding, l'Agenzia delle Entrate, offre il contratto più povero. Bisogna trovare una forte convergenza almeno sul secondo livello di contrattazione, e per far recuperare ai veri lavoratori del fisco quel livello salariale che compete loro per professionalità e necessità istituzionale. Eì accettabile che chi produce accertamenti fiscali di qualità debba essere retribuito meno di chi poi si occupa di riscuotere materialmente le somme accertate?

Entro il 2010 la Riscossione SpA assorbirà interamente i 38 soggetti bancari e parabancari dei quali oggi controlla il capitale. La struttura della holding si semplificherà, almeno verso il basso. Ci auguriamo che rimanga chiaro anche per allora il ruolo e la funzione pubblici dell'Agenzia delle Entrate. Un morso tira l'altro, Riscossione SpA potrebbe assorbire anche lei. In fondo l'appetito viene mangiando.


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