Elezioni RSU del 3, 4 e 5 marzo - CAMBIARE SI PUÒ E SI DEVE!

Roma -

Insieme siamo imbattibili è lo slogan che abbiamo scelto per la nostra campagna RSU.

 

Per noi non significa unità artificiale con quei sindacati “di servizio” che da tempo hanno abbandonato il terreno della riconquista dei diritti sostituendo l’interesse collettivo con il favore individuale.

 

Vuol dire ripartire dall'unità dei lavoratori per superare le tante divisioni che, anche nel mondo del lavoro pubblico, sono state appositamente create per frammentare il mondo del lavoro.

 

Tra una caccia forsennata al candidato e promesse ad personam, in questi ultimi giorni abbiamo visto fare le capriole a chi negli anni precedenti ha detto e fatto l’opposto di quello che ora promette.

 

Ma, si sa, la confusione serve a costruire l'idea di una realtà immutabile, come lo è stato finora il panorama sindacale italiano che, come fosse un corpo estraneo alla società, è riuscito a mantenersi al riparo da qualsiasi cambiamento.  

 

Cgil, Cisl, Uil, campioni di equilibrismo, e qualche sindacato autonomo a fare da ruota di scorta a seconda del comparto (Salfi ed FLP nel nostro caso), sono riusciti nell’incredibile impresa di creare profonda disaffezione e mancanza di fiducia verso il sindacato e contemporaneamente ottenere maggioranze bulgare alle ultime votazioni nel pubblico impiego. 

 

USB non ha avuto bisogno di fare né capriole né equilibrismi. La nostra campagna elettorale è stata la naturale prosecuzione di mobilitazioni che quotidianamente sono al centro della nostra azione sindacale: contro il blocco del contratto, insopportabile ed ingiusto; contro la spending review; per le progressioni economiche; per la tutela e la sicurezza del nostro lavoro; contro la valutazione individuale.

 

La forza di queste battaglie dipende anche dal voto RSU, che non solo elegge i rappresentanti nei luoghi di lavoro, ma misura anche il “peso” sindacale a livello nazionale da  cui dipendono le scelte politiche per il futuro del nostro comparto.

 

Si tratta di scegliere fra chi non difende più i diritti dei lavoratori e chi come USB lo fa sempre.

 

Significa creare la forza necessaria per il cambiamento.

 

Non sprechiamo l'occasione.