Elezioni RSU: GRAZIE!
Dai dati che affluiscono da tutti gli uffici delle Agenzie Fiscali, oramai quasi completi, l’USB conferma i buoni risultati ottenuti nella precedente tornata elettorale, che si inseriscono nell’ambito di un generale avanzamento in tutto il settore pubblico.
Spiccano i rilevanti successi ottenuti in Friuli Venezia Giulia, la conferma degli ottimi risultati ottenuti già nel 2015 in Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Puglia, Sardegna e nei numerosi e significativi posti di lavoro dove USB è primo sindacato, come agli Uffici Centrali dei Monopoli, alle Direzioni Regionali delle Entrate del Lazio e dell’Emilia Romagna, nelle Direzioni Provinciali di Torino I, Cremona, Ferrara, Novara, Nuoro, Piacenza, Rimini, Trieste, Viterbo e negli Uffici delle Dogane di Modena, Perugia, Potenza e Rimini, al CAM di Roma. Questo grazie a tutti i candidati che ci hanno permesso di presentare liste in moltissimi uffici permettendo al 73% dei lavoratori di poter scegliere USB. Mentre da un lato l’USB si conferma come opzione sindacale radicalmente alternativa ai confederali e alle varie sigle pseudo autonome, dall’altro non possiamo non rilevare che il pessimo contratto siglato da CGIL, CISL, UIL e SALFI avrebbe meritato una ben più severa punizione nei confronti di queste sigle sindacali.
Ciò non è accaduto nella misura da noi auspicata anche perché il poco tempo intercorso tra la sigla del contratto e l’applicazione degli istituti fortemente penalizzanti (specie quelli sulla malattia) non ha consentito ai lavoratori di sperimentarli sulla propria pelle.
Ciò anche per effetto di una amministrazione apertamente schieratasi a sostegno di CGIL, CISL, UIL e SALFI: per dare ossigeno ai firmatari del contratto, infatti, si è ben guardata dall’emanare le circolari applicative degli istituti contrattuali che avrebbero reso palese e manifeste tutti i caratteri regressivi in esso contenuti.
Nell’esprimere soddisfazione per il risultato da noi raggiunto ringraziamo i candidati e i lavoratori che ci hanno sostenuto.
Come sempre sarà nostro compito mettere a disposizione l’importante consenso ricevuto per rafforzare e rilanciare le nostre condizioni salariali e i nostri diritti.