Emilia Romagna - ADM, Incontro all'UD di Ravenna

 

SE NON C'È PERSONALE, SI RIDUCA IL LAVORO!

Ravenna -

 

Si è svolto all’Ufficio delle Dogane di Ravenna un incontro per analizzare la grave situazione di carenza di personale che l’ufficio sta vivendo, anche alla luce dei pensionamenti dell’ultimo periodo e di quelli che si prevede vi saranno nel prossimo futuro.

Il Direttore ha anche comunicato che, in aggiunta alla grave situazione descritta, nel porto di Ravenna dovrebbero arrivare anche le navi crociere, con la necessità di dover programmare e organizzare nuovi servizi in turnazione.

L’amministrazione al momento si limita ad augurarsi che il personale che arriverà con il concorso che si sta svolgendo, sia in un numero tale da consentire di poter affrontare questa situazione di emergenza.

La USB, è intervenuta capovolgendo il quadro della situazione.

Se non c'è personale, si riduca il lavoro!

Il concorso è certamente una opportunità (che comunque si concretizzerà con le assunzioni solo tra quattro o cinque mesi), ma non risolverà i problemi di carenza di organico degli Uffici delle Dogane. Di sicuro non li risolverà a breve, per cui non è più possibile chiedere ai lavoratori di continuare a sobbarcarsi le gravi inadempienze dell’amministrazione che, dopo anni di blocco del turn over, ritiene di poter mantenere tutte le attività da svolgere, continuando a scaricarle sui lavoratori.

E’ evidente che, con la diminuzione di organico attualmente esistente, le amministrazioni – e, nel caso specifico, l’Ufficio delle Dogane di Ravenna – devono operare delle scelte in ordine alle attività da svolgere: non è possibile mantenere gli stessi servizi con il personale che diminuisce a vista d’occhio, aumentando a dismisura i carichi di lavoro.

Ecco perché la USB, pur comprendendo che non è un problema causato dall’attuale dirigente dell’Ufficio, ritiene che sia arrivato il momento dell'assunzione di responsabilità, per cui ha chiesto al Direttore un atto di coraggio stabilendo delle priorità in merito agli obiettivi da raggiungere e decidendo cosa il personale è in grado di riuscire a fare e cosa, invece, non sarà più possibile garantire.

Non permetteremo più che le amministrazioni continuino a vessare i lavoratori, per cui, nel caso non dovesse essere accolta la richiesta di USB, che è in linea con quella di altre organizzazioni, ci riserviamo di valutare assieme ai lavoratori l’indizione di uno stato di agitazione del personale.