Emilia Romagna - ADM, Stato di Agitazione a Forlì
UD e Monopoli di Forlì Cesena: proclamato lo Stato di Agitazione!
Lo scorso 26 marzo, assieme ad altre sigle, la USB P.I. ha convocato e tenuto un’assemblea dei lavoratori dell’Ufficio delle Dogane e delle Sede Distaccata dei Monopoli di Forlì Cesena.
Vista la concordanza di posizioni rispetto ai gravi problemi che pone la riorganizzazione dell’ADM, pensavamo, per rispetto ai lavoratori ed ai loro problemi, che fosse giusto portare avanti unitariamente la battaglia.
Purtroppo, evidentemente quelle sigle hanno pensato fosse invece prioritario curare il loro interesse, anche in vista delle elezioni RSU del prossimo anno, rispetto a quello di unire le forze per provare a risolvere concretamente i problemi avanzati dai lavoratori.
In ogni caso, la discussione in assemblea ha fatto emergere la gravità della situazione considerato che questa riorganizzazione prevista dalla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre ad essere passata sopra la testa dei lavoratori senza pensare che poi saranno loro a doverne patire le conseguenze, interesserà direttamente la regione Emilia Romagna vista la previsione di declassamento di ben tre uffici tra cui quello di Forlì Cesena che diventerà una Sezione dipendente dall’Ufficio di Rimini.
Questo declassamento, che non trova assolutamente alcuna valida motivazione, benché questa sia stata richiesta a tutti i livelli, sia Centrale che di Direzione Territoriale, rischia di avere come ripercussioni anche quello della perdita di professionalità, di minori opportunità di carriera e di sottrazione di posizioni di rilievo che nelle Sezioni non sono previste.
Nell’assemblea i lavoratori, al termine del confronto, si sono espressi contro questo declassamento, per cui la scrivente O.S. USB P.I., facendo proprie le richieste dei lavoratori, proclama, ai sensi della normativa vigente,
LO STATO DI AGITAZIONE del Personale dell’Ufficio delle Dogane e della Sede distaccata dei Monopoli di Forlì Cesena.
Si preannuncia sin d’ora che, se l’Amministrazione non recederà da questa immotivata decisione, che avrà ripercussioni non solo per i lavoratori, ma per tutta l’economia della provincia, saranno assunte idonee iniziative di lotta a tutela dei diritti dei Lavoratori.