Emilia Romagna - Agenzia Entrate: stop alle relazioni sindacali in tutti gli uffici della Regione

Bologna -

Al Direttore Regionale dell'Emilia Romagna, dott. Ciro De Sio

e, per conoscenza:

al Direttore dell'Agenzia delle Entrate, dott. Massimo Romano

al Direttore del Personale, dott. Girolamo Pastorello

 

Le scriventi OO.SS., valutata la nota del Direttore Regionale dell’Emilia Romagna del 14 dicembre 2007, prendono atto della totale indisponibilità dell’Amministrazione a fornire adeguate risposte e ad assumere precisi e rassicuranti impegni rispetto alle richieste avanzate.

 

Sembra quasi che l’Agenzia, probabilmente anche a seguito del clima ostile ed inquisitorio creato dai media negli ultimi mesi nei confronti del pubblico impiego, voglia assumere un atteggiamento punitivo ed intransigente nei confronti dei propri dipendenti piuttosto che considerare l’opportunità di ricondurre le vicende del cosiddetto "spionaggio fiscale" alla loro effettiva realtà.

 

I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, proprio ieri ricordati ed elogiati dal Presidente del Consiglio per i lusinghieri risultati ottenuti nella lotta all’evasione fiscale, non meritano di essere trattati alla stregua di fannulloni o spioni, e hanno già dovuto subire fin troppo le accuse infondate e i reiterati attacchi alla loro professionalità e al loro senso del dovere.

 

Quei dipendenti, poi, che coinvolti dagli eventi hanno dovuto subire l’umiliazione e l’aggressione di attività investigative più consone a fatti di autentica criminalità che non a presunti illeciti amministrativi, non meritano certo di veder lesa oltremodo la propria dignità anche con procedimenti disciplinari e sanzioni del tutto incomprensibili. In questo momento queste OO.SS. si aspettano che l’Agenzia delle Entrate non proceda ad alcun provvedimento disciplinare e provveda alla rifusione delle spese legali, in quanto le persone coinvolte hanno già subito gravi danni sia psicologici che di immagine.

 

Aver subito delle perquisizioni personali, in casa, in macchina, in ufficio, alla pari dei delinquenti comuni, sono eventi traumatici che difficilmente le persone coinvolte potranno dimenticare, insieme ai loro familiari che hanno assistito impotenti ed atterriti a tali perquisizioni. Tutto ciò rappresenta di per se una sanzione molto severa se rapportata ai presunti illeciti amministrativi.

 

Questo le OO.SS. e i rappresentanti della Direzione Regionale si erano detto e avevano condiviso, e su questo erano stati assunti impegni da "galantuomini", che oggi vengono invece disattesi. Le scriventi OO.SS., pertanto, comunicano l’immediata rottura delle relazioni sindacali a tutti i livelli, con l’unica eccezione delle trattative locali per il salario accessorio dell’anno 2006, al fine di non arrecare anche un danno economico ai lavoratori dell’Emilia Romagna che avrebbe il sapore di un’autentica beffa.

 

Le scriventi OO.SS., inoltre, si propongono di intraprendere specifiche iniziative di lotta se non dovessero arrivare concrete e rapide risposte alle proprie rivendicazioni.

 

Bologna, 17 dicembre 2007

 

Cgil, Cisl, Uil, Salfi, RdB, Flp, Intesa