Emilia Romagna - apprensione e determinazione
Sono questi gli stati d’animo dei lavoratori dell’AAMS di Modena incontrati nell’ultima assemblea di USB. Sono molto preoccupati per il loro futuro e visto che l’assemblea è stata molto partecipata vorremmo con questo comunicato dare ampio spazio a idee e suggerimenti scaturiti proprio dal dibattito.
Il primo marzo è passato da un pezzo ma la situazione è ancora molto precaria sia come logistica che come organizzazione del lavoro.
L’affiancamento con la Ragioneria avviene in modo sbilanciato e trattando i lavoratori come se fossero di serie B. Devono infatti sottostare agli orari e alle ferie dei colleghi “formati” e spesso svolgere il loro lavoro anche fuori dal protocollo sottoscritto al livello regionale. Sembra che la Ragioneria mal sopporti il fatto di avere in casa lavoratori che sono destinati ad altra amministrazione, come se quanto successo fosse colpa dei lavoratori(!). Si spera che con il 30 giugno tale situazioni cessi.
Purtroppo i lavori per la sistemazione della nuova sede, non sono rapidi e inoltre già si evidenziano alcuni problemi con gli infissi delle finestre o con i punti di lavoro che la SOGEI sta predisponendo.
Ma i problemi che più preoccupano i lavoratori di Modena sono i problemi di lavoro e di diritti. Il non sapere se il loro ufficio diventerà sede provinciale autonoma, come era stato fatto intendere ai lavoratori durante la fase di passaggio, o una “sezione staccata” di quella regionale, crea molta tensione. Avere un dirigente in loco e una rappresentanza sindacale darebbe ovviamente una tranquillità maggiore.
Sull’orario di lavoro i problemi principali riguardano la flessibilità in uscita, la pausa pranzo e il recupero delle ore di permesso.
Sui permessi per la legge 104, ci sono problemi a richiederla al mattino senza preavviso, come se l’intervento d’urgenza possa essere programmato con largo anticipo (magari lo fosse!). Ad alcuni era stato assicurato che il passaggio all’AAMS avrebbero comportato maggiore ore di straordinario cosa che in realtà non è ancora accaduta.
Altra preoccupazione è data dagli stanziamenti per il salario accessorio, visto che, come già fatto presente da USB, all’incremento di lavoratori pervenuti da altre amministrazioni non è seguito il necessario adeguamento del salario accessorio, cosa che deve essere fatta il più presto possibile.
In fatto di verifiche esterne oltre al problema dell’uso del mezzo proprio e delle responsabilità sarebbe opportuno, per evitare che vengano forniti i dati personali dei lavoratori in verifica, utilizzare un numero identificativo, sia per il tesserino di riconoscimento che per la sottoscrizione dei verbali in analogia a quanto accade per la polizia municipale quando redige verbale di multa.
L’aspetto positivo che si è colto durante l’assemblea è la determinazione dei lavoratori che non intendono mollare i loro diritti e la loro dignità e in questo troveranno sempre e comunque una sponda in USB che svolge la sua azione sindacale a favore dei lavoratori, con i lavoratori.
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