Emilia Romagna - Dogane, valutazione nociva per lavoratori e amministrazione

Bologna -

<xml></xml>La valutazione, per sua natura, non può essere oggettiva perché si tratta di un giudizio di una persona e quindi soggettiva.

 

Chi sostiene che basta cambiare i parametri di valutazione per rendere oggettivo il giudizio, mente sapendo di mentire.

 

Se si volesse misurare il contributo del singolo alla produttività d'ufficio non si userebbe questo strumento che è utile solo ad alimentare il potere del valutatore.

 

Quando nell'incontro in direzione interregionale ci hanno voluto rassicurare, affermando che: “il sistema sarà sicuramente modificato e migliorato nel corso dell'anno”, abbiamo chiaramente detto che la valutazione non potrà mai essere uno strumento utile a migliorare il processo lavorativo e relazionale ... anzi ...

 

Troppi dirigenti degli uffici doganali dell'Emilia Romagna si comportano come sovrani del medioevo e trattano le lavoratrici ed i lavoratori come sudditi, emettendo ordini di servizi generici, assegnando compiti a voce e 'suggerendo' di svolgere il lavoro con procedure in contrasto con la norma.

 

Dare in mano a questa dirigenza l'arma della valutazione, vuol dire essere degli sprovveduti, è come far guidare un TIR in autostrada contromano ad un bambino sperando che impari a guidare senza fare incidenti.

 

L'unica cosa sensata da fare è parcheggiare quel TIR: e cioè buttare nel secchio la valutazione. Oltre a fermare la valutazione occorre rinnovare il contratto di lavoro per adeguare i nostri stipendi, ormai fermi da troppo tempo, e tagliare quelli dei dirigenti che dal 2007 al 2012 sono aumentati del 28% passando da 74.000 euro a 100.000 euro annui.

 

Contro tutto questo venerdì 7 marzo, USB farà un’assemblea alle ore 12:00 in piazza Malpighi, 11, per poi spostare la protesta sotto la prefettura e il 14 marzo a Roma una manifestazione nazionale presso la Funzione Pubblica.

 

Puoi scegliere di continuare a subire e lamentarti oppure manifestare il tuo dissenso e sostenere USB. Ti aspettiamo!

 

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