Emilia Romagna - Entrate, 31 lavoratori per due mesi senza stipendio
La disorganizzazione in Emilia Romagna regna sovrana.
Dopo aver rifiutato la richiesta di USB del 30 maggio, di sistemare la mobilità regionale prima delle nuove assunzioni, il 3 luglio, trentuno idonei, hanno preso servizio nella nostra regione.
A fine mese si sono accorti di non avere l’accredito dello stipendio ed hanno avuto notizia che con forte probabilità non riceveranno neanche quello di agosto perché non sono stati effettuati i mandati di pagamento. Assurdo!
Intanto si stanno preparando, per l’autunno, anche gli spostamenti del personale di Ravenna e Piacenza che dopo anni di disagio e spese mostruose di affitto si stanno trasferendo in situazioni che invece di risolvere i problemi li creano.
A Ravenna si stiperanno i lavoratori nelle stanze come delle sardine forse per un decennio, mentre a Piacenza, la nuova sede ristrutturata in tre anni, con forti impegni di spesa, costringerà lavoratori e cittadini che devono andare in bagno, ad indossare, d’inverno, il cappotto.
La soluzione per Piacenza sarebbe semplice, non occupare il piano terreno, sui tre disponibili, e completare i lavori.
Sarebbe poi indispensabile fare un accordo con la caserma antistante per risolvere il problema dei parcheggi, mentre a Ravenna occorre sistemare l’ex caserma in Via Nino Bixio di proprietà demaniale.
Certo bisognerebbe essere un’Amministrazione capace ed efficiente, considerati anche gli stipendi del nostro management, ma purtroppo non è così.
Abbiamo chiesto incontri alla Direzione Regionale ma per ora nessuna risposta. Nell’ultimo effettuato con anche le RSU di Ravenna la direttrice non ha voluto nemmeno incontrare i lavoratori e le OO.SS., alla faccia dei buoni rapporti.
Quest’estate è calda ma se la Direzione Regionale continua così gli promettiamo un autunno ancora più caldo.