Emilia Romagna - Entrate, a Piacenza si parla di sicurezza e lavoro agile

Piacenza -

Come USB abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro, alla Dp di Piacenza, per parlare dell’impatto dei nuovi decreti ministeriali sia sull’introduzione del green pass che sul fatto che il lavoro agile non è più l’ordinaria modalità di lavoro nel pubblico impiego.

Bisogna riconoscere che a differenza di altre amministrazioni e anche per la disponibilità del direttore provinciale le nostre puntuali segnalazioni sono state quasi tutte recepite come valide e di possibile attuazione. Ma andiamo con ordine.

Il lavoro agile, pur non essendo più la modalità ordinaria di lavoro, si è convenuto che debba continuare ad essere lo strumento che per eccellenza, durante la pandemia, che ricordiamo per ora dovrebbe terminare il 31 dicembre, possa garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Oggi c’è un importante incontro con il Ministro Brunetta a cui parteciperemo, con le altre organizzazione rappresentative del pubblico impiego, che potrebbe determinare cambiamenti alla situazione attuale, ovviamente speriamo in meglio!

Alla Dp di Piacenza per ora occorre cercare di attestare le presenze in ufficio intorno al 50%. In questi giorni dovremmo essere al 55% e soprattutto evitare di riempire le stanze che contengono più persone. Anche qui occorre rispettare il 50% per il riempimento della singola stanza.

Per i nuovi controlli del green pass abbiamo chiesto se i “funzionari incaricati” al controllo stessero facendo il servizio su base volontaria ed avendo avuto rassicurazione in tal senso abbiamo chiesto di chiarirlo nell’ordine di servizio perché nel caso qualcuno volesse rendersi disponibile o ritirare la propria disponibilità, sarà libero di farlo.

Come USB abbiamo chiesto che nessuna responsabilità ricada su questi funzionari per “respingimenti” di colleghi non corretti causati, magari, da malfunzionamenti del sistema di controllo e anche qui il direttore ha precisato che essendo semplici incaricati e non delegati la responsabilità sarà solo e soltanto la sua.

In caso di respingimento di un collega all’ingresso abbiamo chiesto di fornire immediatamente un foglio prestampato e sottoscritto dal “controllore” in modo da poter avere una prova scritta di quanto accaduto e di non redigere il verbale in maniera generica, così come riportato nell’ordine di servizio che riporta come unica causale di respingimento “il mancato possesso” della certificazione verde mentre, le casistiche, sono molto più varie e vaste. Questo perché in caso di contenzioso la mancanza di certificazione non può essere sanata nemmeno successivamente dimostrando di averla corretta, mentre aver ricevuto il codice rosso dall’applicazione permette di recuperare la giornata nel caso si dimostri problematicità al sistema di controllo … non ci sembra una cosa da poco.

Abbiamo chiesto ed ottenuto di fornire mascherine più efficaci (FFP2) per la sicurezza degli addetti al controllo e il direttore ha aggiunto che fornirà anche gli schermi a viso protettivi per chi li volesse usare.

Abbiamo chiesto di realizzare, come già successo in passato, screening gratuiti di tamponi per verificare la situazione nell’ufficio ricordando di non abbassare la guardia anche a causa delle varianti del virus che sono molto aggressive e di fornire la possibilità di controlli di tamponi gratuiti anche sporadici per chi spesso viaggi con mezzi pubblici o frequenti luoghi molto affollati, a garanzia della sicurezza collettiva. Ricordando che i costi della sicurezza NON possono ricadere sui lavoratori così come previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dal fronte del trattamento dei dati sensibili abbiamo raccomandato al direttore di gestire nel modo corretto le informazioni in possesso del personale di controllo che nella circostanza in cui venisse a conoscenza di colleghi che hanno effettuato il tampone, nel caso di mancato aggiornamento della procedura di lettura del green pass, o di coloro che sono esenti dal controllo per problemi di incompatibilità con particolari patologie, trattino, con la dovuta riservatezza prevista dalla norma, tali informazioni.

Infine a nome di tutti i rappresentanti e le organizzazioni sindacali presenti abbiamo chiesto che nel caso ci fossero nel futuro cambiamenti sulle modalità di svolgimento del lavoro agile, di riconvocare immediatamente un tavolo, prima di emettere un ordine di servizio di nuova regolamentazione, ottenendo piena disponibilità in tal senso.

USB PI Agenzie Fiscali