Emilia Romagna - Entrate, chiudete la Dp di Modena senza se e senza ma ...

Modena -

In tempo di coronavirus per diversi giorni i lavoratori delle Agenzie Fiscali sono stati giudicati “sacrificabili” in nome degli obiettivi da raggiungere.

Infatti, malgrado i vari D.P.C.M. e le Direttive della Funzione Pubblica abbiano da subito indicato la strada dello smart working quale strumento da utilizzare per i lavoratori pubblici, arrivando nei giorni scorsi a riconoscere “il ricorso al lavoro agile quale modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa”, all’Agenzia delle Entrate si è atteso fino a venerdì sera per impartire delle precise disposizioni a riguardo.

Questo mentre i contagi si stanno diffondendo a macchia d’olio e stanno riguardando anche lavoratori dell’Agenzia.

Alla Direzione Provinciale delle Entrate di Modena, poi, malgrado circolasse la voce di un possibile contagio per un collega (voce purtroppo rivelatasi fondata), il Direttore ancora riteneva di dover concedere lo smart working solo a 56 lavoratori, pari alle licenze disponibili, sugli oltre 300 che compongono l’Ufficio.

Di fronte a tale cocciuta ostinazione solo la (tardiva) direttiva del Direttore Centrale Ruffini e la conferma del contagio da Covid 19 per un lavoratore della D.P., convinceva il Direttore a chiudere la Direzione Provinciale per procedere alla sanificazione.

Riteniamo tali atteggiamenti, al pari di analoghi assunti da altri dirigenti, davvero inqualificabili.

Pertanto, abbiamo fatto pervenire al Direttore della DP di Modena, una diffida-denuncia per comportamento omissivo che ha esposto i lavoratori a rischi aggiuntivi e l’ingiunzione a chiudere l’Ufficio così come già avvenuto nelle Direzioni Provinciali di Piacenza e Bolzano.

 

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