Emilia Romagna - Entrate, ferie anno 2019: perchè in regione non si applicano le disposizioni della Direzione Centrale sul rinvio a giugno?

Bologna -

In molte sedi provinciali i direttori, sulla base di una discutibilissima interpretazione della nota 39935 del 26/06/2018 a firma del Direttore Regionale inviata ai Settori e Uffici della Direzione Regionale e alle Direzioni Provinciali (ma non pubblicata sulla Intranet in modo da consentirne la visione a tutti i lavoratori), neghino il rinvio della fruizione delle ferie residue 2019 al 30 giugno, concedendo tale possibilità solo nel caso in cui il personale non riuscisse a smaltire tutte le ferie residue per particolari esigenze o per motivi di salute entro il 30 aprile 2020, permettendone la fruizione preferibilmente entro il mese successivo.

Nel nostro comunicato nazionale di lunedì 13 aprile avevamo scritto quanto segue:

“Dei dirigenti attenti ed intelligenti avrebbero dovuto capire che in questo particolare momento che si sta vivendo, individualmente e socialmente, non ci può essere quel recupero psicofisico che l’istituto delle ferie dovrebbe garantire.

Evidentemente questi “dirigenti” non si sono resi conto che nell'ultimo mese e mezzo le cose sono completamente cambiate. Come si può pensare che i piani ferie, concordati a febbraio o ai primi di marzo, possano continuare ad essere attuali ancora oggi alla luce di quello che è successo e che sta continuando a succedere? Ci sono lavoratori che avevano conservato le ferie per una vacanza, o per un viaggio, o c'è chi pensava di fare le ferie a Pasqua con i parenti. Sicuramente nessuno aveva pensato di prendere ferie e di rimanere costretto in casa senza neanche poter mettere il naso fuori.”

La Direzione Centrale si è mostrata in qualche modo sensibile alle nostre osservazioni, e con la nota del 161735 del 15 aprile ha mostrato una certa apertura. Apertura che però si è trasformata in molte sedi dell’Emilia Romagna in una porta sbattuta in faccia ai lavoratori (alla faccia del “dirigenti e lavoratori, facciamo parte tutti della stessa famiglia e siamo tutti colleghi” …).

Contro l’ottusa applicazione delle norme e le libere e discutibilissime interpretazioni di certi dirigenti, utili solo a creare malumore ed anche differenze di trattamento tra i lavoratori su tutti i livelli, regionale e nazionale, invitiamo le Lavoratrici ed i Lavoratori interessati a richiedere al proprio Ufficio l'applicazione della nota n.161735 DC presentando l’istanza allegata.