Emilia-Romagna - Entrate, firmato accordo sulla mobilità regionale. E le nuove regole del lavoro agile

Bologna -

L'accordo sulla mobilità regionale prevede la possibilità di uscita di 5 lavoratrici o lavoratori da ogni direzione provinciale della regione e 5 anche dalla Direzione Regionale e altrettante possibilità in entrata ad eccezione della Dp di Bologna dove saranno possibili fino a 15 ingressi e le Dp di Forlì Cesena, Ravenna e Rimini con 7 posti in entrata.

Nel caso ci fossero richieste di scambio tra due Dp tali spostamenti avverranno senza intaccare i posti disponibili sia in entrata che in uscita.

Abbiamo poi ottenuto la possibilità per i nuovi assunti di poter presentare una domanda di cambio di sede per motivate e gravi ragioni di famiglia e/o di salute che saranno valutate entro marzo 2024.

Ci sarà inoltre una rilevazione, sempre per chi non potrà partecipare alla mobilità, per conoscere le richieste di spostamento in altra Dp al fine di cominciare a ragionare per una successiva mobilità in ambito regionale.

Avremmo voluto modificare parametri ed inserire anche un punteggio per il "disagio storico" che desse punteggio a chi in fase di assunzione non avesse ottenuto la prima scelta di sede e/o che avesse partecipato a precedenti procedure di mobilità senza ottenere soddisfazione.

L'amministrazione pur rendendosi disponibile a tale soluzione ha suggerito di non utilizzarla per la presente procedura, per fare in fretta, perché prevede di soddisfare tutte le richieste di mobilità che saranno presentate entro il 1° febbraio 2024.

Un accordo sicuramente migliorabile ma lo spirito di realizzare procedure di mobilità a ritmo annuale e che soddisfino tutte le richieste presentate sia la strada giusta da perseguire.

Sullo smart working abbiamo fatto notare che esistono ancora problemi presso la Dp di Rimini dove la Direttrice si ostina a non definire ancora alcune posizioni coprendosi dietro la foglia di fico di generiche e non definite problematicità organizzative, la Dp di Modena che non assegna le due giornate di smart working settimanale consecutivamente o preclude la richiesta di avere il venerdì e il lunedì senza alcuna logica, così come vieta la possibilità di modificare le giornate decise nell’accordo individuale, in caso di necessità personali, la Dp di Parma dove i neo assunti continuano ad avere un solo giorno alla settimana di smart working a dire del direttore perché “non ne hanno chiesti due”.

Dal primo febbraio il nuovo regolamento dello smart working prevede che le richieste delle giornate e le fasce di contattabilità siano effettuate dalle lavoratrici e dai lavoratori e poi semmai modificate dall’amministrazione solo se sussistano oggettivi problemi organizzativi. Si potranno cambiare le giornate già prefissate per esigenze personali e, a richiesta del lavoratore, per situazioni straordinarie e temporanee connesse a particolari situazioni personali o familiari sarà possibile concordare una diversa distribuzione delle giornate di lavoro agile stabilite nell’accordo individuale, su base settimanale, mensile o trimestrale. Occorre quindi che la Direzione Regionali continui a pressare i Direttori e le Direttrici provinciali affinché rispettino il regolamento emanato dall’Agenzia, che si realizzi un bando per il coworking regionale e che le lavoratrici ed i lavoratori ci segnalino eventuali anomalie da risolvere.

USB PI Agenzie Fiscali Emilia-Romagna, più forti noi, più forte tu!