Emilia Romagna - Entrate, intimidazioni contro un fisco forte con i deboli e debole con i forti

Bologna -

Nel giro di appena due giorni i lavoratori delle DP di Reggio Emilia e di Parma sono stati oggetto dell’ennesima intimidazione, materializzatasi questa volta sotto la forma di lettere contenenti sostanze sospette e scritti minacciosi e ingiuriosi.

 

Queste intimidazioni si aggiungono alla lunga scia di fatti e atti intimidatori portati contro i lavoratori nel corso degli ultimi anni un po’ in tutta Italia, e sono da ritenersi figlie sia del pesante clima economico, sia del costante clamore mediatico che da tanti, troppi anni, si fa della questione fiscale.

 

Un clamore mediatico messo in piedi dai pessimi media italiani (nei quali ormai la polemica e le notizie urlate la fanno da padrona), e tutto ad uso e consumo sia dei politici per la loro propaganda, sia del protagonismo (del tutto fuori luogo) di chi dirige l’Agenzia (vedi ad es. i blitz contro la mancata emissione degli scontrini o suonare la grancassa millantando l’utilizzo dello spesometro come l’arma finale contro gli evasori).

 

In un periodo di instabilità e gravi difficoltà economiche, insistere ad utilizzare strumentalmente la questione fiscale vuol dire letteralmente gettare la benzina sul fuoco, con il rischio che poi a scottarsi anche seriamente siano i lavoratori, quelli che tutti i giorni ci “mettono la faccia” in un ambiente di lavoro sempre più ostile, e sempre più difficile per le pressioni subite da parte della dirigenza per il raggiungimento dei loro obiettivi di budget.

 

Nell’esprimere quindi la nostra solidarietà ai lavoratori di Reggio Emilia e Parma, vogliamo contemporaneamente chiedere ai responsabili istituzionali dell’Agenzia di cessare qualsiasi inopportuna forma di protagonismo mediatico, al fine di contribuire a tutelare i lavoratori verso qualsiasi forma di minaccia o intimidazione, in qualsiasi modo portata.

 

I lavoratori non sentono certo il bisogno di fare da potenziale bersaglio a nessuno, ma hanno solo il sacrosanto bisogno di poter continuare a svolgere la propria parte ed il proprio ruolo in piena tranquillità. Ognuno quindi faccia la sua parte perché in questo paese non abbiamo bisogno di attori o primedonne, ma solo di chi lavori concretamente per un fisco veramente equo, che la pianti di essere forte con i deboli e debole con i forti.<xml> </xml>